Roma – “Io so, perché alcuni di voi me lo scrivono con sms e altri me lo dicono alla bouvette: Matteo hai ragione, però dobbiamo seguire le indicazioni del Partito”. Così Matteo Salvini in un passaggio del suo discorso di ieri al Senato sulla vicenda Open Arms, dove si è deciso di mandarlo a processo.
“E’ sotto gli occhi di tutti che stiamo parlando di un processo politico – prosegue il leader della Lega – ringrazio il governo per la sua abbondante presenza, si sono scomodati addirittura i senatori a vita.
Continuo a ribadire che la difesa della Patria è sacro dovere di ogni cittadino, come riporta l’articolo 52 della nostra Costituzione e questo è quello che ho fatto. Io della giustizia alla Palamara non me ne faccio niente, sono pronto ad affrontare il processo a schiena dritta”.
Il fascicolo sulla Open Arms torna adesso in Procura a Palermo, che aveva indagato sulla vicenda. Il Procuratore Francesco Lo Voi dovrà chiedere il rinvio a giudizio dell’ex ministro. Poi sarà il gup a fissare l’udienza preliminare al termine della quale i pm potranno chiedere il processo o il proscioglimento dell’ex ministro.