L’assessore ai Servizi Sociali del Comune di Terni replica al PD e al M5S
TERNI – “Atteggiamento vergognoso da parte di PD e 5 Stelle che pur di farsi pubblicità arrivano addirittura a strumentalizzare tematiche come la disabilità”. Così il gruppo consiliare della Lega di Terni risponde alle polemiche. “Ci saremmo aspettati di tutto da due partiti in piena crisi di consensi e di idee – proseguono i leghisti – ma una cosa del genere, sinceramente, no. Stravolgere la realtà dei fatti e arrivare a generare panico tra le famiglie ternane dei disabili non è fare opposizione, è fare becera politica. Nessun taglio nei finanziamenti per i disabili verrà attuato a Terni, non esiste servizio che verrà depotenziato. Lo ha confermato anche la Usl Umbria 2 in una nota non politica, ma tecnica, che smentisce categoricamente quanto affermano gli esponenti di PD e 5 Stelle e sottolinea la bontà dell’operazione di programmazione amministrativa attuata dal Comune di Terni. Evidentemente, chi ha portato la città in dissesto non è abituato a operazioni di questo tipo in trasparenza. I fondi ci sono e la maggiore spesa è determinata dalla rimodulazione dei servizi erogati: ci siamo già attivati per avere servizi mirati e attinenti al tipo di difficoltà che stiamo vivendo. Inoltre, l’assessore al welfare del Comune di Terni, Cristiano Ceccotti, già in precedenza aveva interloquito con l’assessore regionale alla sanità, Luca Coletto, il quale ha confermato lo stanziamento di fondi dalla Regione Umbria per garantire continuità, per altri 12 mesi, alle progettualità di vita indipendente già avviate nei Comuni umbri. A questo si aggiungono le tantissime attività già messe in atto, tra cui l’ultima relativa alle attività ludiche e ricreative organizzate a sostegno dei minori con disabilità, tra i 6 e i 17 anni, e delle loro famiglie con l’obiettivo di favorire l’integrazione attraverso percorsi educativi. Invitiamo i rappresentanti di PD e 5 Stelle a una opposizione costruttiva, perché inventando notizie e strumentalizzando anche le questioni che riguardano i disabili, si rischia seriamente di fare, oltre che brutta figura, anche propaganda fine a sé stessa sulla pelle di famiglie già in difficoltà a causa delle conseguenze del Covid-19”.