CIVITAVECCHIA – Arriva la postazione per i tamponi drive-in al porto di Civitavecchia. Una novità importante attivata nella serata di venerdì a largo della Pace e dedicata a tutti i viaggiatori di rientro da Grecia, Spagna, Croazia, Malta e Sardegna, come ha annunciato l’assessore alla Sanità alla Pisana Alessio D’Amato.
Una necessità, un qualcosa chiesto a gran voce anche dal sindaco Ernesto Tedesco nei giorni scorsi visti i numerosi casi di rientro che ultimamente si stanno riscontrando nel territorio e non solo. Il responsabile del servizio di prevenzione della Asl Roma 4 Simona Ursino ha spiegato:
«Siamo operativi in questo drive in che abbiamo allestito per tutti i rientri al porto di Civitavecchia. Ricordo a tutti gli utenti che sono disponibili anche gli altri drive in della Regione Lazio e che ci sono 48 ore per effettuare i test, anzi consigliamo addirittura di aspettare qualche giorno dal rientro per effettuarlo sempre però mantenendo le distanze di sicurezza. Questo al fine di permettere ad un eventuale infezione di emergere nei tempi previsti». Soddisfatto il direttore generale della Asl Roma 4 Giuseppe Quintavalle: «Abbiamo deciso di fare questo ulteriore sforzo e speriamo che funzioni bene come ad esempio stanno facendo le postazioni all’aeroporto di Fiumicino».
L’iniziativa, partita un po’ in sordina nella serata di venerdì, nella giornata di ieri ha visto effettuare decine di test fino al primo pomeriggio anche se l’afflusso maggiore era atteso con gli sbarchi previsti in tarda serata, da Olbia e poi da Barcellona: sarà quindi possibile tracciare un primo bilancio più dettagliato soltanto questa sera. Solo da Olbia, ieri sera, sono scesi circa 1600 passeggeri con 600 auto al seguito, dirottati all’ingresso nord per non intasare il centro. Di questi circa 300 si sono recati al drive-in. Si è andati avanti ad oltranza con gli sbarchi da Barcellona e Sardegna.
Sul posto oggi anche Quintavalle per verificare il funzionamento della macchina organizzativa. Importante comunque ricordare che sono 19 le postazioni drive-in in tutta la Regione e che non è necessario affollare quella di largo della Pace, sarà infatti possibile effettuare il test nella propria Asl di residenza anche se, come ricordato da Ursino, resta fondamentale mantenere il distanziamento in modo da evitare eventuali contagi in caso di positività al covid.
«Le nostre squadre sono operative – ha commentato Ursino – siamo pronti per la grande affluenza che ci attendiamo. Stanno collaborando Polizia locale, Croce rossa e Protezione civile».
Il presidente della Regione Lazio Nicola Zingaretti ha però sottolineato l’importanza di effettuare i test anche all’imbarco. «Dai nostri dati – ha detto – i positivi asintomatici agli sbarchi sono moltissimi, ma coloro che vengono eventualmente contagiati in viaggio non è possibile intercettarli allo sbarco perché il contagio si manifesta solo dopo alcuni giorni. Sono persone asintomatiche che stanno bene ma possono essere veicolo di contagio per altri familiari e persone fragili.
C’è un dato tecnico scientifico da tenere in considerazione. Fare viaggiare i traghetti con questa promiscuità è un errore perché moltiplica i contagi di persone che poi tornano alle loro case in tutta Italia. Ecco perché -conclude Zingaretti – è fondamentale fare i tamponi rapidi agli imbarchi ed eventualmente far scattare la quarantena a terra o iniziare l’isolamento già nelle navi».
Per il sindaco Ernesto Tedesco si tratta «di una delle misure che avevamo chiesto 24 ore prima, intervenendo ai massimi livelli a tutela della cittadinanza e in particolare degli operatori portuali. Mi sento di ringraziare tutti coloro che si sono impegnati mostrando attenzione per il nostro territorio e di esprimere soddisfazione per questa prima risposta. I traffici debbono riprendere, ma debbono farlo nella massima garanzia per tutti».