Lo scoppio di un petardo davanti al portone del palazzo ha scatenato un vero e proprio tafferuglio. Alla base di tutto, un pettegolezzo su Codogno e il Coronavirus
CIVITAVECCHIA – Mancavano pochi minuti alle 18 di ieri quando due gazzelle dei carabinieri e un’autombulanza, a sirene spiegate, si sono precipitare in viale Guido Baccelli.
Giunti sul posto, i militari, hanno faticato non poco per riportare la calma tra i presenti. A creare il caos due donne residenti nello stesso stabile.
Se le sono date di santa ragione ma una, in particolare, molto più determinata e violenta, ha avuto la meglio sull’altra che ha riportato diverse abrasioni ed escoriazioni.
Perché le due donne si sarebbero affrontate in questo corpo a corpo stile MMA?
Tutto nasce dallo scoppio di un petardo. Una delle due che sgrida i ragazzi in modo poco urbano e subito dopo la zuffa Western in gonnella.
Tornata la calma, però, il quadro è apparso diverso. Tra le due donne ci sono vecchi dissapori e soprattutto un pettegolezzo mai perdonato.
Il marito di una delle due era l’operaio che di ritorno da Codogno nel periodo di maggiore pandemia, fu obbligato dalle forze dell’ordine, su ordinanza del sindaco Tedesco, a trascorrere un periodo di quarantena forzata in casa.
L’altra, la coinquilina con la lingua biforcuta, sembrerebbe che questa storia l’abbia raccontata a tutti facendola diventare virale.
Storia ovviamente riempita da luoghi comuni e gratuite cattiverie che hanno trasformato quella famiglia negli untori del Covid-19 a Civitavecchia.
Questo pettegolezzo e il fatto di essere additati ovunque andassero ha fatto crescere la rabbia nella moglie dell’operaio di Codogno che, avuta l’occasione di poter regolare i conti, non se l’è lasciata scappare.
Il palazzo dove è andato in scena il duello rusticano si trova davanti ad un bar. Testimoni oculari parlano di grida, rumori e panico generale dove le donne hanno lasciato tracce della loro scazzottata, o meglio ciocche dei loro capelli, ovunque. Uno di questi ha esclamato: “Prima di pettegolare ci penserà due volte, è stata suonata come un tamburo indiano”. Chissà se è vero o è un pettegolezzo anche questo…