Sul suo profilo Facebook fa incetta di “mi piace” e se i presupposti sono questi dei grillini non rimarranno che macerie: «Non sono un duro e puro a tutti i costi e sono convinto che se devi governare ti devi “sporcare le mani”»
CIVITAVECCHIA – L’ex sindaco grillino della Città di Traiano, Antonio Cozzolino, sente la nostalgia della politica. Di recente è tornato ad essere molto attivo sui social.
Oggi, sicuramente, il suo pensiero sul voto che esprimerà sulla piattaforma Rousseau ha trovato molti consensi. Inaspettati. Il suo pensiero libero (anche se specifica di non essere un Talebano) è decisamente contrario al fatto che il Movimento 5 Stelle entri a far parte del Governo Draghi.
Questo il pensiero dell’ex sindaco che precisa però di “non essere un duro e puro”:
Appena possibile voterò perché il m5s non dia l’appoggio al governo Draghi (questione sulla quale per me non si sarebbe dovuto neanche votare…come se mandare o meno Salvini a processo).Non sono un duro e puro a tutti i costi e sono convinto che se devi governare ti devi “sporcare le mani”. Ma direi che l’abbiamo fatto (anche troppo) per onorare quel 33% delle ultime politiche.Ci siamo fatti andare bene Salvini, e la convivenza con le idee della lega, pur di mettere in campo almeno parte del nostro programma: ne sono uscite leggi epocali (rdc, quota100 e legge sulla corruzione su tutti) e inevitabilmente qualche zozzeria (tipo i decreti sicurezza)Ci siamo fatti andare bene il PD e qualcosa di buono è stato fatto anche con loro (compresa, a parer mio, la gestione della pandemia).Ma Draghi (Santo Subito!) rappresenta quanto di più lontano dalle nostre posizioni: il liberismo sfrenato che se ne infischia dello stato sociale – antitesi, quindi, del “nessuno deve rimanere indietro” – e che mira alla completa liberalizzazione di qualsiasi pubblico servizio comprese e soprattutto la Scuola e la Sanità, un tempo vanto di questo Paese.Senza contare che andiamo in maggioranza con la stessa gente che ha voluto e ottenuto la cacciata di Conte (improbabilmente autoelettosi garante di una coalizione permanente decisa da lui) che a prescindere da qualche posizione, che non ho condiviso, è stato comunque in grado di fare da sintesi e di presentarci al resto del mondo non come pizzaspaghettimandolino ma per quello che siamo: gente seria e preparata. Cosa che purtroppo non succedeva da decenni. E con chi l’ha mandato via, quindi, ci apprestiamo a governare? Tanto più che, secondo me, la sua cacciata è dovuta ad un’eccessiva vicinanza alla linea del M5S.E questo negli ambienti da cui viene Draghi, non è accettabile. Non è accettabile che governi una forza politica che introduce nella nostra legislatura norme volte al rafforzamento dello stato sociale (che dalla sinistra si aspettavano da decenni) che invece loro signori vogliono continuare a demolire.E se in Italia si è ripresa per i capelli al questione morale lo si deve al Movimento. Pare anche questo sia un problema.Chi spera di poter controllare questo governo “da dentro” a parer mio si illude: sono tutti d’accordo e la corsa a salire sul carro del Santo Subito ne è la riprova. Quando a noi non andrà bene un qualsiasi provvedimento, lo voterà l’europeista Salvini. A quel punto che fai? sfiduci il Santo Subito? Molto ma molto difficile.Secondo me poi, dare la fiducia, al Movimento porterebbe solo problemi. Dal punto di vista politico la gente sono convinto che non capirebbe e l’asprezza del dissidio interno ne è una prova.Dal punto di vista del “Bene del Paese” di cui sento molto parlare in questi giorni per giustificare l’appoggio al governo, sarebbe ancora peggio: nella fallace convinzione di evitare la cancellazione di alcuni ottimi provvedimenti che siamo riusciti a portare a casa, li elimineranno di sicuro quando, alle prossime elezioni, con questa mossa, c’è l’enorme probabilità di essersi condannati a percentuali infime e che sicuramente non ci consentiranno un’adeguata azione di controllo e contrasto.Quindi…avremo fatto il Bene del Paese?ps: il post ovviamente esprime la mia personale opinione