CIVITAVECCHIA – Riceviamo e pubblichiamo: Una raccolta di adesioni protocollata di noi genitori, per cibi spesso che lasciano a desiderare, tanti bimbi digiunano, non è servita a nulla.
Almeno questo è quello che emerge dall’atteggiamento dell’istituto scolastico Don Lorenzo Milani.
Sappiamo che i nostri bambini non sono né al ristorante, né a casa… ma i cibi serviti a scuola sono troppo spesso, nella migliore delle ipotesi, cucinati male.
ln base alla risposta data dalla scuola e certificata per mail dal Comune di Civitavecchia inviata alla sottoscritta, sono indignata dal modo in cui, l’Istituto (Don Lorenzo Milani), dopo aver ricevuto prima verbalmente, poi per iscritto, le molte segnalazioni delle mamme, continui incredibilmente, quanto inopportunamente, ad omettere le criticità più o meno gravi del servizio mensa.
Debbo constatare, una serie di anomalie, messe in essere da tale Istituto, in particolare per il suo rapporto con la mensa scolastica e con i genitori stessi.
Dispiace per esempio, che i genitori, non abbiano più il rappresentante mensa tra di loro, essendo stato rimosso, all’insaputa di tutti e con modalità tutte da verificare.
Rappresentante poi sostituito con un membro interno che, in quanto tale, mostra un forte conflitto di interesse che non lo lascia sereno e libero nello svolgimento della sua funzione.
Cosa c’è dietro, questa improvvisa sostituzione, voluta forse da chi deve dimostrare che tutto va bene addomesticando ed eludendo le lamentele sacrosante dei genitori, essendo a livello familiare, coinvolta nell’amministrazione comunale?
Forse il genitore che da più di tre anni era in carica, era troppo ligio al dovere, segnalando ed adoperandosi per la risoluzione dei problemi?
E proprio per questo sgradito a chi invece ha l’unico scopo invece, insabbiando le proteste dei genitori, di far emergere solo una situazione idilliaca, quanto fantomaticamente perfetta, della mensa, a prescindere dai fatti che tutt’altro indicano.
A tal proposito, sarebbe interessante per esempio conoscere, visto che va tutto bene…
– come, dove e quando, sarebbero state compilate le schede di controllo e visita dei refettori ed eventualmente del centro cottura,
– con quale strumenti (bilance, termometri e quant’altro) sarebbero state eseguite le rilevazioni, che attesterebbero il corretto esercizio del servizio mensa,
– chi ha firmato le schede, e a chi e quando sarebbero state inviate….
Corrono voci, sempre più insistenti tra i genitori, che addirittura sarebbero state pressioni e convocazioni di alcuni genitori e rappresentanti per essere ammoniti e redarguiti, per così dire essersi permessi di esprimere liberamente (almeno così dovrebbe essere in democrazia), le loro lamentele, a riguardo del pagato, quanto intoccabile servizio mensa.
Siamo al regime di stato? Pazzesco quanto grave…
Non mi sembra un comportamento dettato da spirito costruttivo e trasparente, anzi. Tutt’altro.
Sono pubblicamente a chiedere, spiegazioni ai massimi dirigenti dell’istituto, (non ai suoi delegati), dell’accaduto, delle modalità di nomina di un membro interno come rappresentante, che nessuno ha ne proposto ne votato, seguito, da defenestrazione assurda ed intollerabile del GENITORE membro del comitato mensa ancora in carica, del mancato rinnovo del consiglio d’istituto, di cui i genitori, gridano a gran voce di sapere i nomi ed i referenti genitoriali in carica, tutto sembra essere fatto in maniera approssimativa, e con fini diversi.
Viste le gravi azioni intraprese, mancanze, omissioni, ecc. ecc., sarebbe opportuno ristabilire la democrazia, eliminando qualsiasi ombra di dubbio, permettendo ai genitori anche di esprimersi e di candidarsi, a svolgere quella funzione di controllo della mensa, che solo un genitore può svolgere completamente, in quanto per esempio, contrariamente ad una insegnante, che non può abbandonare gli studenti, il genitore è libero di muoversi nei diversi plessi dell’istituto, e di avere un riscontro più ampio, omogeneo, e significativo della situazione.
Gira voce che alcuni genitori, al permanere di un simile stato di cose e di gravi comportamenti antidemocratici, intendano portare tale situazione all’attenzione della competente Autorità Giudiziaria, per una valutazione dell’operato.
Non è onesto negare firme dei genitori, che lamentano criticità, che dopo essere state raccolte ed inviate anche per email, alla scuola, questa, non ha mai comunicato né con il comitato mensa né con i competenti organi tra i quali, presumiamo, quelli comunali.
Tra l’altro stiamo parlando di un’argomento sensibile e delicato che riguarda e coinvolge direttamente i bambini, credo debba essere affrontato con un confronto aperto e costruttivo.
Cosa o chi si nasconde dietro questi atteggiamenti poco qualificanti?
L’intervento del Comune e stato collaborativo ed efficiente ma non è servito.
Collaborazione, come detto in riunione tecnica, avviene ancora oggi, ma la scuola ha intenzione di collaborare o no?
Attendiamo una sollecita risposta visto che via Pec risponde solamente l’amministrazione comunale ma non l’Istituto.
Gigliola Medici