TARQUINIA – È stato denunciato per procurato allarme nonché per danni ad area soggetta a vincolo naturale e paesaggistico il titolare di un noto stabilimento balneare sito in Sant’Agostino.
Gli uomini dell’Ufficio Polizia di Frontiera Marittima Civitavecchia, diretto dalla dottoressa Lorenza Ripamonti, hanno effettuato delle indagini approfondite in seguito ad una querela sporta dal titolare di un altro stabilimento balneare nei confronti del denunciato.
Quest’ultimo, infatti, aveva richiesto l’intervento dei Vigili del Fuoco per un pozzetto di acque reflue che a suo dire il proprietario dello stabilimento accanto al suo aveva lasciato aperto mettendo in serio pericolo bagnanti e bambini.
In realtà, come è poi emerso dalle indagini, era stato lui stesso ad aprire all’alba il pozzetto incriminato e a scattare delle foto da mostrare ai Vigili del Fuoco risultate artefatte.
Non solo: secondo le testimonianze raccolte dagli inquirenti tra coloro che si trovavano nello stabilimento la stessa persona che voleva danneggiare con una falsa accusa il suo concorrente si era reso responsabile ad inizio stagione della demolizione di parte di una grossa scogliera naturale vicina al suo stabilimento per creare a protezione dello stesso, un frangiflutti con i massi ricavati.
E a supporto delle testimonianze c’era anche una ripresa video. È scattata, quindi, la denuncia nei suoi confronti e, in esecuzione ad un provvedimento del Gip del Tribunale di Civitavecchia su richiesta del Pubblico Ministero titolare delle indagini, il sequestro di parte dell’area dello stabilimento sia a terra che in mare, area ora circoscritta da boe segnaletiche.