Riceviamo e pubblichiamo – “L’Umbria è stata la migliore regione italiana per la tutela della salute della popolazione nel 2020, l’anno della pandemia. A renderlo noto sono i dati oggettivi, i numeri raccolti dagli esperti che hanno redatto la 16esima Edizione del Rapporto Meridiano Sanità organizzato da The European House Ambrosetti”. È l’intervento congiunto del segretario regionale Lega Umbria, On. Virginio Caparvi e del capogruppo Lega in Regione Umbria, Stefano Pastorelli.
“Regioni a confronto nell’anno in cui la pandemia si è rivelata in tutta la sua aggressività e in cui la sanità, strutture ospedaliere e personale medico sanitario, sono stati messi costantemente sotto sforzo dall’avanzata del virus e dal costante aumento dei contagiati e degli ospedalizzati.
La nostra regione ha saputo reagire al meglio e affrontare a testa alta le criticità grazie a una attenta organizzazione delle risorse disponibili e a una strategia vincente di contrasto al diffondersi del virus. Allo stesso tempo l’Umbria ha saputo garantire per quanto possibile le cure ordinarie, seppure nelle comprensibili difficoltà che la pandemia stessa ha creato circa il reperimento di personale medico-sanitario e di strutture adeguate. Nel momento peggiore sono emerse le problematiche croniche della sanità umbra, come la scarsità di terapie intensive e macchinari, derivanti dall’inadeguatezza dei precedenti governi regionali a guida PD, più occupati a gestire concorsi e riempire poltrone che a prendersi cura della salute dei cittadini.
Il buon lavoro svolto nel 2020 viene messo in risalto da studi scientifici scevri da ogni condizionamento politico e soprattutto privi di quella becera bramosia di visibilità mediatica che per oltre un anno ha guidato le polemiche del Partito Democratico, incapace di sviluppare proposte concrete e impegnato esclusivamente a creare vergognose bugie sulla gestione sanitaria. Falsità che oggi vengono messe a nudo da dati reali e incontrovertibili.
Non solo la Regione Umbria è stata quella che meglio ha reagito al covid, ma è stata quella che meglio ha risposto all’esigenza della popolazione di cure ‘tradizionali’ e questo è stato possibile solo grazie ad un’attenta programmazione delle risorse disponibili e ad una strategia vincente che ha posto al centro il cittadino con le sue necessità.
Nel 2020, secondo il Rapporto Meridiano Sanità, la Regione Umbria registra i valori tra i più alti a livello italiano nei tassi di copertura vaccinale (MPR, pneumococco, polio e antinfluenzale), copertura di screening oncologici (seno, utero e colon-retto), disponibilità di operatori sanitari (MMG, specialisti, infermieri e farmacisti) accesso all’innovazione farmaceutica (misurata in consumo pro capite di farmaci innovativi pari a 0,95 Daily Defined Doses/1.000 abitanti die vs. media nazionale del 0,87).
Si tratta di dati reali e inequivocabili che confermano il buon lavoro dell’assessore Coletto, della Presidente Tesei e della task force creata per contrastare il virus e premiano gli sforzi degli oltre 15mila operatori delle aziende sanitarie ed ospedaliere, dei volontari, del personale della protezione civile, che con coraggio e spirito di abnegazione hanno lavorato senza sosta per la tutela della salute dei cittadini. A loro vanno i ringraziamenti e i meriti di questo importante riconoscimento”.