Il consigliere comunale di Narni Luca Tramini (M5S): “È uscito il DEFR (Documento di Economia e Finanza Regionale) ed i fondi CIPE per il nuovo ospedale di Camartana non ci sono”
NARNI – Riceviamo e pubblichiamo – Quello che temevamo purtroppo è diventato realtà. Nel DEFR regionale 2022-2024 non sono menzionati i fondi CIPE per il nuovo ospedale di Narni e Amelia. Siamo nuovamente costretti a domandarci dove siano queste risorse. E a che punto il bando per costruire il nuovo ospedale di Narni-Amelia che era stato dato per imminente in un evento di propaganda elettorale ad Amelia prima delle ultime elezioni amministrative. Poche settimane fa avevamo già smontato la storia dei finanziamenti provenienti dal PNRR, come riportato nell’ultimo accordo di programma.
Nei fatti, la Regione Umbria a trazione Tesei non si è dimostrata capace di intercettare questa enorme risorsa. Così per tappare l’enorme buco lasciato dalla partita persa del PNRR, com’era ampiamente prevedibile, non è rimasta che l’ipotesi di utilizzare i fondi del CIPE, divenuti la nuova panacea di tutti i mali. Peccato che di tutto questo non c’è traccia nella copia del DEFR 2022-2024. Anzi la ormai famosa delibera CIPE 51/2019 viene così citata a pagina 109 nel capitolo che riguarda le politiche per gli investimenti: “Le risorse saranno destinate prioritariamente, per quanto compatibile con la programmazione regionale e nazionale, all’adeguamento sismico delle strutture sanitarie, all’adeguamento alla normativa di prevenzione degli incendi ed all’ammodernamento tecnologico”.
Significa che per il nuovo ospedale di Camartana non ci sono più neanche i fondi CIPE previsti nell’accordo? Mancano i soldi e manca soprattutto una programmazione finanziaria seria e dettagliata. Non è possibile continuare a sparare numeri a caso quando invece poi nei documenti ufficiali non c’è mai traccia delle risorse necessarie a dare seguito ai progetti di sviluppo per questa parte di territorio. Servono strutture nuove, ospedali funzionanti ed una sanità efficiente. Invece siamo nuovamente costretti a smontare l’ennesima narrazione fantasiosa di questa regione fatta di fumo negli occhi.