Succedono cose inquietanti. Dai manifesti di Fratelli d’Italia a Bassano in Teverina al “vaffa” dell’ex assessora di Civita Castellana, Silvia La Bella, a Forza Italia
VITERBO – In questi giorni di festa si è letto davvero di tutto sulla caduta dall’Amministrazione guidata da Giovanni Arena. Giornalisti che scrivono dei saggi cercando di spiegare cose che a malapena conoscono o che molto più probabilmente neanche capiscono. Già perché la caduta di nonno Giovanni ha rimesso in moto gli “sciacalli” della politica e gli “avvoltoi” dell’informazione.
Le eccezioni ci sono. Chi ha le idee chiare non scrive lettere a giornaletti autoreferenziali di provinciale e “ricco” respiro (economico ovviamente) ma tace e lavora davvero a qualcosa di nuovo. Si sono succedute conferenze stampa di ogni sorta ma, quella più importante ed attesa non c’è stata. Non abbiamo visto Forza Italia tutta insieme ad un tavolo con tutti i suoi esponenti di spicco. Un tavolo con in testa il Sottosegretario Francesco Battittoni, il suo portaborse nonché capo di quel che rimane del partito Andrea Di Sorte. L’ex sindaco Giovanni Arena. Lo stratega dell’operazione Romoli, Giulio Marini. Niente. Non c’è stata possibilità di poter far loro delle domande precise alle quali rispondere con altrettanta lucidità. Perché non si offrono al dibattito? A cosa non vogliono rispondere?
Di cose ne sono accadute. Dalla marea di rifiuti allo zinco arrivati a Monterazzano alle decisioni prese su Talete lasciate ad un ragazzo bravo ma poco studiato qual è Elpidio Micci. Solo aver depositato in Comune un curriculum non rispondente ai parametri europei la dice lunga sulle capacità manageriali del soggetto che ha deciso le sorti “dell’acqua” per tutti i viterbesi (provincia inclusa). Eppure è stato assessore con deleghe pesantissime: lavori pubblici per gli ex comuni – pubblica istruzione e trasporto scolastico – servizi cimiteriali.
www.comune.viterbo.it_viterbo_attachments_article_406_CURRICULUM_MICCI
Ma andiamo avanti in questo movimentato Natale della politica viterbese.
La prima notizia passata quasi in silenzio è quella legata alle dimissioni da assessore del Comune di Civita Castellana di Silvia La Bella.
Titoli roboanti legati a cose inquietanti come il “terremoto” causato dalla ritorsione di Forza Italia alla caduta di un arzillo vecchietto della politica viterbese, ovvero Giovanni Arena.
Sotto silenzio è passato il perché questa ragazza si sia dimessa, ovvero “costretta” a dimettersi per le pressioni ed ingerenze (almeno così emerge da una sua lettera) alle quali è stata sottoposta dai vertici del partito.
Lei che con i colori sbiaditi di Forza Italia era stata eletta, coerentemente ha obbedito. Si è dimessa. Però… La ragazza ha studiato a differenza di altri; è coerente soprattutto con se stessa e quindi ha mandato a quel paese i vertici del partito dimettendosi dallo stesso partitucolo che oggi ambisce ad avere un improbabile presidente della Repubblica. Lei in una lettera scritta al sindaco di Civita Castella c’è andata giù pesante:
Per inspiegabili “giochi politici”, come è noto, Forza Italia (o chi per lei…) ha deciso di rinnovare una coalizione politica con il Pd alle elezioni provinciali e ciò contro tutto il centrodestra, minando un patto amministrativo che è stato conseguenza diretta, anche se non esclusiva, della fine amministrativa al comune di Viterbo.
Questa ragazza fa l’avvocato. Ha studiato. Proviene da una famiglia che la politica la conosce molto bene e quindi ha mandato un messaggio chiaro ai capi del suo ex partito:
Tornerò, pertanto , a tempo pieno alla mia professione di avvocato. Uscirò da Forza Italia e continuerò senz’altro a svolgere in altre maniere il mio impegno politico, non potendo, per questioni di Dna, stringere accordi di sorta con la sinistra.
Costretta a lasciare la maggioranza ma anche libera di scegliere autonomamente il proprio futuro politico semmai ne avrà l’opportunità (speriamo di sì, di gente come lei se ne sente il bisogno).
Chi sono quelli che l’ha costretta a dimettersi e che definisce “taluni”?
Forza Italia, come partito, è allo sbando in provincia ma gli altri non è che stiano messi un granché meglio.
La cosa più riluttante, dal punto di vista politico, ha visto protagonisti gli esponenti di Fratelli d’Italia di Bassano in Teverina che hanno pubblicato un manifesto a sostegno non delle scelte del loro leader di partito Mauro Rotelli ma bensì dell’ex disoccupato Alessandro Romoli eletto presidente della Provincia di Viterbo.
Una rivendicazione nata in risposta ad un altro manifesto di elogio dell’inciucio politico firmato dai rappresentanti locali del Partito Democratico:
Non troviamo parole adatte per commentare ciò. Lasciamo a voi la scelta degli aggettivi.
Intanto, mentre la maggior parte delle persone erano impegnate per i festeggiamenti del Natale e di Capodanno non sono mancate le esternazioni “velenose” di chi non troverà più spazio in partiti o liste civiche forti a tal punto da poter essere rieletti. A meno che, ovviamente, personaggi come Barelli trovi spazio in Forza Italia o nel Partito Democratico.
Questo ragazzo, a differenza della collega La Bella ha avuto più fortune nella politica che nel lavoro quindi farà di tutto per autoriciclarsi.
Adesso però è il momento delle toto candidature per trovare il successore di Arena.
Dal Regno d’Italia (1870-1946) passando poi alla Repubblica Italiana (1946) ad oggi il Comune di Viterbo non ha mai avuto un sindaco donna.
Regno d’Italia (1870-1946)
Periodo | Primo cittadino | Partito | Carica | ||
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18 novembre 1870 | 25 aprile 1871 | Angelo Mangani | Sindaco | ||
1871 | 1875 | Giacomo Lomellino D’Aragona | Sindaco | ||
1875 | 1877 | Alessandro Polidori | Sindaco | ||
1877 | 1878 | Crispino Borgassi | Sindaco | ||
1878 | 1879 | Luigi Brancadoro | Sindaco | ||
1879 | 1880 | Damaso Bustelli | Sindaco | ||
1880 | 1881 | Enrico Pani Rossi | Delegato straordinario | ||
1881 | 1883 | Carlo Jannuccelli | Sindaco | ||
1883 | 1885 | Innocenzo Nuvoli | Sindaco | ||
1885 | Francesco Brunelli | Delegato straordinario | |||
1885 | 1889 | Pietro Signorelli | Sindaco | ||
1889 | 1891 | Francesco Savini | Sindaco | ||
1891 | 1895 | Giuseppe Bazzichelli | Sindaco | ||
1895 | ? | Clemente Carletti | Sindaco | ||
Giuseppe Bazzichelli | Sindaco | ||||
Clemente Carletti | Sindaco | ||||
Giuseppe Bazzichelli | Sindaco | ||||
Giambattista Savini | Sindaco | ||||
1914 | Federico Chatelain | Regio commissario | |||
Luigi Battaglia | Sindaco | ||||
1919 | Alessandro Ciofi Degli Atti | Regio commissario | |||
1920 | 1922 | Giulio Paganini | Sindaco | ||
1923 | Fabio Valente | Commissario prefettizio | |||
1923 | 1931 | Antonio Maturi | Partito Nazionale Fascista | Sindaco poi Podestà | |
1931 | 1934 | Filippo Ascenzi | Partito Nazionale Fascista | Podestà | |
1934 | 1943 | Giuseppe Siciliani De Gentili | Partito Nazionale Fascista | Podestà | |
1943 | 1944 | Giuseppe Di Pancrazio | Commissario prefettizio | ||
9 settembre 1944 | 1946 | Luigi Grispigni | Partito Liberale Italiano | Sindaco |
Repubblica italiana (dal 1946)
Sindaci eletti dal Consiglio comunale (1946-1995) | ||||||||
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Nominativo | Partito | Mandato | Elezione | |||||
Inizio | Fine | |||||||
Felice Mignone | Democrazia Cristiana | 24 aprile 1946 | 1951 | Elezione 1946 | ||||
1951 | 30 maggio 1956 | Elezione 1951 | ||||||
Domenico Smargiassi | Democrazia Cristiana | 30 luglio 1956 | 1960 | Elezione 1956 | ||||
1960 | 1965 | Elezione 1960 | ||||||
Giuseppe Benigni | Democrazia Cristiana | 4 marzo 1965 | 1966 | Elezione 1964 | ||||
Salvatore Arena | Democrazia Cristiana | 1966 | 8 gennaio 1970 | |||||
Santino Clementi | Democrazia Cristiana | 8 gennaio 1970 | 30 settembre 1970 | |||||
Rodolfo Gigli | Democrazia Cristiana | 30 settembre 1970 | 28 luglio 1975 | Elezione 1970 | ||||
Rosato Rosati | Democrazia Cristiana | 28 luglio 1975 | 1980 | Elezione 1975 | ||||
1980 | 7 novembre 1983 | Elezione 1980 | ||||||
Silvio Ascenzi | Democrazia Cristiana | 7 novembre 1983 | 1985 | |||||
1985 | 14 febbraio 1986 | Elezione 1985 | ||||||
Francesco Pio Marcoccia | Democrazia Cristiana | 14 febbraio 1986 | 3 marzo 1989 | |||||
Giuseppe Fioroni | Democrazia Cristiana poi Partito Popolare Italiano |
3 marzo 1989 | 25 luglio 1990 | |||||
25 luglio 1990 | 27 maggio 1995 | Elezione 1990 | ||||||
Sindaci eletti direttamente dai cittadini (dal 1995) | ||||||||
Nominativo | Partito | Coalizione | Mandato | Elezione | ||||
Inizio | Fine | |||||||
Marcello Meroi | Alleanza Nazionale | FI-AN | 27 maggio 1995 | 13 giugno 1999 | Elezione 1995 | |||
Giancarlo Gabbianelli | Alleanza Nazionale | FI-AN-CCD | 13 giugno 1999 | 13 giugno 2004 | Elezione 1999 | |||
FI-AN-UDC | 13 giugno 2004 | 26 febbraio 2008 | Elezione 2004 | |||||
Giovanna Menghini (Commissario prefettizio) |
– | 26 febbraio 2008 | 30 aprile 2008 | – | ||||
Giulio Marini | Il Popolo della Libertà | PdL-L. civiche | 30 aprile 2008 | 12 giugno 2013 | Elezione 2008 | |||
Leonardo Michelini | Indipendente | PD-SC-SEL | 12 giugno 2013 | 27 giugno 2018 | Elezione 2013 | |||
Giovanni Arena | Forza Italia | FI-FdI-LN-L. civiche | 27 giugno 2018 | 27 dicembre 2021 | Elezione 2018 | |||
Antonella Scolamiero (Commissario prefettizio) |
– | 27 dicembre 2021 | in carica | – |
Questa potrebbe essere la volta buona. C’è aria di “scontro” tutto in rosa. Da una parte la “pasionaria” Chiara Frontini e dall’altra la “rodata” Alessandra Troncarelli.
La prima ha già dimostrato di essere all’altezza di una sfida elettorale (ma da soli non si vince) la seconda, di saper ricoprire ruoli politici di grande importanza.
In mezzo a tutto questo ci sono i partiti veri, quelli ufficiali, sia di centrodestra che di centrosinistra, alle prese con beghe interne e paura di ulteriori diaspore. Di questo però parleremo più avanti…