SANTA MARINELLA – Riceviamo e pubblichiamo: Il sindaco Tidei si sbraccia e sgola da almeno un anno e mezzo per dire che i Referendum consultivi sui cinque Project Financing sono inutili in quanto la sua amministrazione non ne terrà conto, qualunque sia il loro esito.
Eppure questi referendum sono sabotati con tutti i mezzi dallo stesso Sindaco Tidei. Ci è voluto un ricorso al TAR, impugnato dal Comitato Referendario, per sbloccare una situazione di stallo. Il ricorso punta ad ottenere per il Referendum una data certa in modo da bloccare, in base alla norma 81 dello Statuto comunale, gli atti amministrativi su materie oggetto di referendum.
Il sindaco Tidei ha recentemente comunicato alla riunione dei Capigruppo ed alla Commissione per i Regolamenti comunali di voler apportare delle modifiche all’attuale Regolamento referendario. Queste modifiche sono in sostanza le seguenti: anticipare di un mese la sua indizione dal 15 aprile al 15 marzo, abbreviando i tempi della campagna elettorale e riducendo al minimo il blocco degli atti amministrativi sui Project.
La seconda modifica proposta è che i seggi elettorali vengano costituiti il giorno stesso della consultazione e non il giorno precedente, rischiando di ridurre le ore disponibili per l’espletamento del voto stesso in caso di disguidi al momento della costituzione del seggio.
La terza proposta riguarda la presidenza della commissione elettorale: al posto del “prefetto o suo delegato” ci sarebbe la Segretaria Comunale, nominata (ricordiamolo) dal Sindaco. Queste proposte sono state bocciate in sede di riunione dei capigruppo con 3 voti contrari e 2 favorevoli.
Malgrado questo, Tidei le presenterà nel Consiglio Comunale del 25 gennaio, certo della loro approvazione. Il Sindaco ha anche deciso che verrà istituito un solo seggio per l’intera popolazione di S. Marinella e S. Severa nella sede del capo sportivo, anche se tale scelta richiede la quarta modifica del Regolamento che invece prevedeva le scuole.
Insomma: tutta la popolazione di S. Marinella e S. Severa dovrà essere convocata per iscritto ed informata dei contenuti dei Referendum in un paio di mesi, invitata a votare in un unico seggio cittadino istituito il giorno stesso del voto, in piena emergenza pandemica; mentre la regolarità delle operazioni verrà garantita da una persona vicina al Sindaco.
Per quanto irrilevante la consultazione referendaria sia considerata a parole, espletarla in totale trasparenza e garantendo una reale partecipazione è stato reso impossibile. Questi Referendum sono osteggiati in tutti i modi, spingendosi alla modifica delle regole del gioco a gioco in corso. Ripetiamo, quindi, la domanda: chi ha paura dei Referendum?
Rifondazione Comunista – Sinistra Europea, S. Marinella