Dal 1 Luglio al 3 settembre antiche tradizioni musicali, melodie del passato e nuove improvvisazioni
TARQUINIA – Il programma del festival Paesaggi dell’Arte 2022, inaugurato il 15 maggio dalla straordinaria performance del violoncellista Ernst Rejiseger al Museo Archeologico Nazionale, prosegue quest’estate con quindici eventi originali di musica e teatro ambientati in alcuni dei siti storici e archeologici più rilevanti del territorio di Tarquinia.
Gli spettacoli saranno presentati in luoghi particolarmente rilevanti dell’antica civiltà etrusca, tra le tombe dipinte della Necropoli dei Monterozzi e presso il colossale tempio dell’Ara della Regina, ma anche tra le splendide architetture medievali delle chiese in stile romanico di S. Maria in Castello e S. Giacomo. Tutte le produzioni artistiche in programma sono state accuratamente selezionate, o specificamente commissionate, per valorizzare gli aspetti storici e culturali dei siti prescelti, per armonizzarsi ed entrare in risonanza con l’ambiente circostante, per promuoverne e moltiplicarne la bellezza.
Il saggio di fine corso della scuola di musica antica Euterpe e il concerto del trio formato dai docenti di questa quarta edizione daranno nuova vita ai paesaggi sonori evocati dalle pitture etrusche della Necropoli di Tarquinia (1-2 luglio), mentre le avventurose rotte musicali tracciate dall’incantevole voce e dalla chitarra di Lula Pena partiranno dallo storico approdo di Porto Clementino (3 luglio).
S. Maria in Castello ospiterà prima la versione più aggiornata della sintesi elettro-tradizionale del gruppo Acustica Medievale (8 luglio) e poi il mitico chitarrista Ralph Towner con l’anteprima assoluta di “Flow”, il suo nuovo disco appena registrato per l’ECM (9 luglio).
A S. Giacomo, il chitarrista acustico Giovanni Palombo intreccerà le sue storie musicali a sei corde con il soffio vitale dell’organetto di Alessandro D’Alessandro (10 luglio).
A Piazza Soderini, in pieno centro storico, il Toranj Quartet, nuova formazione derivata dall’omonima orchestra di musica persiana, presenterà due diversi set di composizioni e improvvisazioni basate su quell’antica tradizione musicale (16 luglio). Poi, ancora alla Necropoli di Tarquinia, sarà possibile visitare i Paesi Etruschi di D.H. Lawrence, accompagnati in questo viaggio nel tempo dalla compagnia teatrale Yaleed (17 e 24 luglio).
A S. Maria in Castello tornerà Daniele di Bonaventura, al bandoneon, insieme alle immagini realizzate dal fotografo Pino Ninfa, per una celebrazione del tango e della musica di Astor Piazzolla (22 luglio). Il primo appuntamento per un tramonto in musica all’Ara della Regina trascorrerà nel flusso di note prodotto dalle corde suonate da Giovanni Palombo e dal sorprendente chitarrista tedesco Claus Boesser-Ferrari, tra melodie del passato, moderne improvvisazioni ed echi di Jimi Hendrix e Pink Floyd (23 luglio).
Il secondo appuntamento all’Ara della Regina sarà affidato invece a un’alchemica combinazione di talenti, il “Duo Arctic”, dove l’inventiva e la classe di Daniele di Bonaventura s’incontreranno con lo stile magistrale e la grande capacità compositiva di un formidabile fuoriclasse del contrabbasso, il norvegese Arild Andersen (6 agosto).
La compagnia O Thiasos TeatroNatura ambienterà al Parco delle Mura
l’affascinante narrazione dei “Miti d’Acqua” tramandati dalla letteratura greca e latina, ricreando un prezioso e variopinto tessuto di storie e musiche provenienti da un passato sempre presente (13 agosto). La stessa compagnia teatrale, con l’anteprima assoluta di “Fanciulli Divini”, prima parte di un’opera teatrale inedita, appositamente commissionata dal festival e basata su miti etruschi, sarà protagonista del terzo appuntamento all’Ara della Regina, dove risuoneranno strumenti etruschi come il cornu e il lituus, e sarà possibile ascoltare canti in lingua etrusca, tratti da autentici testi epigrafici dell’epoca (14 agosto).
L’evento conclusivo, all’interno del Museo Archeologico Nazionale, combinerà la presentazione di un eccezionale ritrovamento di archeomusicologia, gli aulòi recuperati dal relitto del Giglio e recentemente studiati dall’archeologo Mario La Rosa, con una performance del multi-strumentista Renato Vecchio, virtuoso di strumenti a fiato ed esperto di tradizioni musicali millenarie (3 settembre).
Il festival Paesaggi dell’Arte è un progetto finanziato dall’Assessorato alla Cultura del Comune di Tarquinia, dalla Regione Lazio, Direzione Cultura e Politiche Giovanili, ai sensi del bando per la valorizzazione del patrimonio culturale tramite lo spettacolo dal vivo, e dalla Fondazione Carivit; con la collaborazione della Soprintendenza Archeologia, Belle Arti e Paesaggio per la provincia di Viterbo e per l’Etruria meridionale, e del Parco Archeologico di Cerveteri e Tarquinia. La direzione artistica è affidata al produttore e archeomusicologo Emiliano Li Castro.
Informazioni e prenotazioni possono essere richieste all’InfoPoint di Tarquinia (Barriera San Giusto), tel. 0766-849282 o inviando mail a all’indirizzo turismotarquinia@gmail.com