Grazie all’uso della pistola elettrica le forze dell’ordine hanno reso inoffensivo un 40enne che, nella zona di via Pellini a Perugia, stava dando di matto colpendo le auto in sosta e minacciando gli agenti con una sbarra di ferro. Il commento della consigliera regionale leghista Emanuela Puletti
Riceviamo e pubblichiamo -“Anche in Umbria il taser si rivela strumento necessario per combattere la microcriminalità”. A intervenire dopo i fatti di via Pellini a Perugia è il consigliere regionale e referente provinciale Lega Manuela Puletti a capo del dipartimento regionale sicurezza e immigrazione Lega Umbria del quale fanno parte oltre 15 unità in rappresentanza dei vari territori.
“L’ennesimo caso di microcriminalità risolto con l’utilizzo del taser – spiega Puletti – Ieri pomeriggio in via Pellini, nei pressi del centro storico perugino, un 40enne stava colpendo con calci e pugni le autovetture in sosta creando panico tra gli abitanti. Sul posto sono immediatamente intervenute le forze dell’ordine che hanno intimato all’uomo di fermarsi, ma quest’ultimo con una spranga in mano ha continuato a minacciare i presenti diventando pericoloso per l’incolumità dei cittadini. Solo grazie alla prontezza dei poliziotti nell’utilizzare il taser da poco in dotazione la minaccia è stata sventata.
L’episodio conferma la bontà delle richieste della Lega sulla necessità di dotare del taser le forze dell’ordine. Una battaglia di lunga data che ha trovato in Matteo Salvini e Nicola Molteni i suoi principali promotori. Se oggi eventi di microcriminalità, quelli maggiormente diffusi, possono trovare soluzione è grazie alle iniziative di buon senso della Lega. L’auspicio è quello di diffondere l’utilizzo del taser a un numero sempre maggiore di forze dell’ordine. A livello nazionale il nostro sottosegretario Nicola Molteni continua a mantenere alta l’attenzione sulle reali necessità degli italiani in termini di sicurezza e immigrazione, lavoro non semplice se si pensa che il Ministro Lamorgese si è rivelata completamente inadatta al ruolo che ricopre e gli sbarchi incontrollati sulle nostre coste lo dimostrano a pieno”.