Che fine hanno fatto i documenti che non si trovano più al Comune di Bracciano?
Lo chiede la nuova amministrazione Tondinelli, lo chiede la Magistratura, lo chiede la Regione Lazio e altri enti pubblici, lo chiedono molti cittadini che avevano fatto richieste di accesso agli atti rimaste senza risposta per anni. Si tratta soprattutto di quei fascicoli relativi all’Area Urbanistica e Lavori Pubblici, oggetto di procedimenti giudiziari di natura penale, contabile, amministrativa e civile.
Da una recentissima delibera comunale, la n.73 del 22.09.2016, veniamo a sapere che molti atti non si trovano più, anche a causa di un generale disordine nella protocollazione, nell’ archiviazione e nella loro conservazione.
La gravità della situazione emerse già nel 2015 in occasione del processo che ha visto la condanna del capo dell’Area Amministrativa per aver falsificato il protocollo generale del Comune, vanificando così la garanzia della fede pubblica di quanto vi veniva depositato.
In seguito, l’ex Segretaria comunale rilevò la necessità di ricostituire i fascicoli dell’Urbanistica e Lavori Pubblici colpiti da procedimenti giudiziari (prot. 25841 del 15.9.2015), ma non seguì nessuna azione concreta.
A tutt’oggi la loro irreperibilità è oggetto di accertamenti e di procedimenti penali e amministrativi, nei quali l’Ente risulta tuttora inadempiente, mentre sono coinvolti alcuni dipendenti comunali, compresi funzionari responsabili delle aree a cui i documenti appartengono, e ai quali è stato contestato il reato di falso in atto pubblico.
Per questo, la nuova Amministrazione ha rifiutato e anche revocato le richieste di patrocino legale, come era d’uso invece della vecchia Amministrazione, a causa dei conflitti di interesse tra l’Ente e il dipendente. Erano stati già segnalati in varie occasioni dal Servizio Anticorruzione e oggi l’Amministrazione risulta parte offesa nei processi che la riguardano.
Mentre sono già stati presi provvedimenti disciplinari nei confronti dei dipendenti coinvolti, la nuova Segretaria comunale ha avviato il riordino amministrativo, il riaccertamento, la ricostruzione dei fascicoli e il censimento della documentazione in originale mancante, attinente soprattutto alle pratiche urbanistiche interessate da procedure giudiziarie, e più volte segnalate nel corso degli anni anche da vari funzionari: criticità nell’archiviazione, atti mancanti nei fascicoli amministrativi, documentazione e atti “informali” sottratti all’obbligo di protocollazione, spesso segnalati e anche denunciati dagli stessi cittadini che ne facevano richiesta tramite accesso agli atti.
L’arduo compito è stato affidato a un dipendente comunale che verrà affiancato da personale amministrativo scrupolosamente selezionato, per evitare eventuali e potenziali conflitti di interesse con le pratiche da reperire. Sia per prevenire ipotesi di depistaggio, sia a tutela del rischio di incidere nei contenziosi in corso o, addirittura, di aumentarli, con gravi conseguenze per la spesa pubblica e il danno erariale.
Ma, nel frattempo ci chiediamo: chi, come, quando ha potuto agire indisturbato in questo contesto e perché è mancata la vigilanza e la tutela di tante pratiche così scottanti?
Ass.Salviamo Bracciano