Per la Tuscia, Canepina, Montalto di Castro e Grotte Santo Stefano
ROMA – Poche sorprese, molte conferme. Con circa 1100 indirizzi censiti, la Guida Roma e il meglio del Lazio del Gambero Rosso 2023 dà le anticipazioni enogastronomiche di quello che succederà nella capitale e nel Lazio, per un settore in netta ripartenza dopo la crisi pandemica.
I numeri della guida
1100 gli indirizzi segnalati. Tra questi, sono 8 i ristoranti che possono fregiarsi del massimo riconoscimento: le Tre Forchette. Per quanto riguarda la cucina di territorio, i Tre Gamberi sono stati assegnati a 6 realtà. 5 i Wine Bar che hanno ottenuto le ambite Tre Bottiglie, mentre sono 3 i bistrot che possono vantare le Tre Cocotte. Un gradito ritorno nella Capitale sono i Tre Mappamondi, assegnati a un solo ristorante di cucina straniera. Non può non saltare all’occhio dei più esperti l’assenza di birrerie insignite con Tre Boccali.
Le tre forchette
Il miglior ristorante della Capitale resta saldamente, con un punteggio di 95\100, La Pergola dell’Hotel Rome Cavalieri (chef Heinz Beck). Conquista un ulteriore punto (93\100) Il Pagliaccio di Anthony Genovese. Appaiati a 92\100 due ristoranti che si trovano al di là del GRA: Pascucci al Porticciolo (Fiumicino) e La Trota (Rivodutri – RI). Con 91\100 ci sono Idylio by Apreda del The Pantheon Iconic Rome Hotel, Imàgo dell’Hotel Hassler e Enoteca La Torre a Villa Laetitia. Si conferma nell’Olimpo della ristorazione romana anche Glass Hostaria (90\100).
Tre Gamberi
Per andare a cercare la migliore proposta in fatto di valorizzazione del territorio e delle ricette della tradizione, bisogna vedere alla voce “tre gamberi”.
Novità, tra i locali insigniti dei Tre Gamberi, è il Grappolo d’Oro, che si affianca ai confermati Arcangelo Vino e Cucina, Armando al Pantheon e Da Cesare. Nel resto del Lazio i migliori interpreti della cucina di territorio sono Sora Maria e Arcangelo di Olevano Romano (RM) e l’Agriristorante Il Casaletto di Grotte Santo Stefano (VT) della famiglia Ceccobelli, che vanta anche i tre spicchi nella guida pizzeria: caso raro di locale che lavora ad altissimo livello sia sul settore dei lievitati che in quello della ristorazione.
Tre Bottiglie
I templi del vino che conquistano le Tre Bottiglie sono Barnaba, Roscioli e Il winebar Trimani a Roma, mentre nel resto della regione i premiati sono Del Gatto di Anzio e l’Enoteca Quattro Ruote a Montalto di Castro (VT).
Tre cocotte
Spazio Niko Romito Bar e Cucina ottiene ancora una volta il massimo riconoscimento destinato ai bistrot. Entrano nell’esclusivo club delle Tre Cocotte anche al ristorante Baccano, che dopo le chiusure forzate ha ristrutturato la sua offerta affidando la cucina al re della carbonara Nabil Hassan e la direzione della sala a Valerio Capriotti. e il Divinity Terrace del The Pantheon Iconic Rome Hotel.
Tre Mappamondi
Unico ristorante etnico ad aggiudicarsi i Tre Mappamondi è Dao Restaurant. Ristorante del quartiere romano Montesacro che da molti anni fa un ottimo lavoro di valorizzazione della cucina cinese autentica.
Premio Genius Loci
Per il secondo anno consecutivo la Guida mette in luce la crescita del patrimonio regionale con il premio Genius Loci (in collaborazione con Regione Lazio) che evidenzia per ogni provincia le migliori realtà che offrono una cucina basata sui prodotti eccellenti del territorio e che si sono contraddistinte nella valorizzazione del patrimonio regionale. L’elenco dei locali premiati: Osteria Palmira di Roma; Agriristoro Il Calice e la Stella di Canepina (VT); Osteria del Tempo Perso di Casalvieri (FR); Michele Chinappi di Formia (LT); Terra Sabina di Poggio Mirteto (RI).
Premio Valorizzazione del Territorio
Dal vino alle materie prime usate in cucina, la nota azienda vinicola laziale Casale del Giglio ha voluto premiare il ristorante che si è distinto per la valorizzazione prodotti della regione Lazio. Il premio dedicato all’imprenditoria virtuosa che sa valorizzare le ricchezze enogastronomiche della regione, per il 2023 va al ristorante Livello 1 di Roma, ristorante di pesce guidato dallo chef Mirko Di Mattia.
Le sale migliori di Roma
I premi per i migliori servizi di sala sono stati suddivisi fra ristoranti puri e quelli di hotel: anche in questo caso la grande conferma è il servizio del Pagliaccio, capitanato da Matteo Zappile; mentre per la sala d’hotel c’è quella di Imago, con il maître Marco Amato che dedica questo riconoscimento al patron dell’hotel Hassler, Roberto Wirth, scomparso di recente. È stato grazie a lui se l’hotel e il ristorante hanno ancora oggi la discreta eleganza che li contraddistingue.
Le nuove aperture
Insignito del premio Novità dell’anno Davide Puleio, con il suo Pulejo, il ristorante della zona Prati da cui lo chef che aveva conquistato la stella a Milano è ripartito per fare bene nella sua città. Premiata anche una realtà della provincia di Rieti, La Tenuta resort agricola di Casaprota, che si è distinta per la capacità di valorizzare il territorio, e due esempi virtuosi di imprenditoria femminile: la bakery Tulipane di Sara Bonamini e Flaminia Fratini e la bottega di prodotti d’eccellenza Pizzicàrola di Carola Calò.