Tra l’insegnante (di lettere, storia, geografia ed educazione civica) e il giovane ci sarebbe stata una relazione durata un paio di mesi provata, secondo i pm, da un’infinità di chiamate e sms
Enzo Beretta per “Umbria24”
Tre anni e dieci mesi di reclusione è la pena richiesta dal pubblico ministero Giuseppe Petrazzini nei confronti di un’insegnante di scuola media, di 45 anni, sotto processo per atti sessuali con uno studente minorenne. Secondo l’accusa ha «compiuto atti sessuali con un minore di 14 anni» che le era stato «affidato per motivi di istruzione» consistiti nello scambio di più baci sulla bocca e «palpeggiamento dei genitali da sopra i pantaloni». Il ragazzino ha raccontato anche che la donna gli ha avvicinato la mano sul seno «all’interno degli indumenti» e proferito la frase: «Se vieni a casa mia ti porto sul letto, ti faccio impazzire». I fatti risalgono ai primi mesi del 2010 e sono avvenuti in provincia di Perugia (Todi, ndr). La sentenza del processo, che viene celebrato nell’Aula degli Affreschi ‘Paolo Nannarone’, è in programma per il 24 gennaio. L’imputata, difesa dagli avvocati Luca Patalini e Diana Iraci Borgia, non è presente in aula ma la difesa ha sollecitato l’assoluzione. Il minorenne, parte civile, è rappresentato in aula dagli avvocati Carlo Bizzarri e Gian Gabriele Binaglia che hanno chiesto un risarcimento di 100 mila euro (50 mila per il giovane, 25 mila per entrambi i genitori).