Al via il referendum popolare per la legittima difesa dei beni e della casa

In questi giorni fino al 25 maggio è possibile firmare presso l’Ufficio Segreteria o Anagrafe nel comune nel quale si risiede,un referendum popolare per la difesa dei propri averi.
La proposta di legge è volta ha modificare art 614 del codice penale,in particolare degli art 1 e art 2:

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Art. 1
(Modifiche all’articolo 614 del codice penale)
1. All’articolo 614 del codice penale sono apportate le seguenti modifiche:
a) Al primo comma le parole “da sei mesi a tre anni” sono sostituite dalle seguenti ”da uno a sei anni”;
b) Al terzo comma sono aggiunte le seguenti parole:”Ma si procede d’ufficio se il fatto è stato commesso per eseguire un delitto
perseguibile d’ufficio”:
c) Al quarto comma le parole “da uno a cinque anni” sono sostituite dalle seguenti “da due a sette anni”;
d) Dopo il quarto comma è inserito il seguente:
“Colui che ha posto in essere una condotta prevista dai commi precedenti non può chiedere il risarcimento di qualsivoglia danno subìto in occasione della sua introduzione nei luoghi di cui al primo comma”.

Art. 2
(Modifiche all’articolo 55 del codice penale)
1. All’articolo 55 del codice penale, in fine, è aggiunto il seguente paragrafo: “Non sussiste eccesso colposo in legittima difesa
quando la condotta è diretta alla salvaguardia della propria o altrui incolumità o dei beni propri o altrui nei casi previsti dal secondo e dal terzo comma dell’articolo 52”.

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Per chi fosse interessato basta che vada a firmare il referendum munito  di una carta d’identità valida.
Questa proposta di legge può certamente segnare una svolta decisiva verso i cittadini italiani ormai sempre piu privati di diritti fondamentali come quello di difendere i propri beni .

La proposta vuole sollevare il cittadino dalla minaccia di danno giuridico , morale, economico e sociale per essersi difeso dai delinquenti, ed inasprisce le pene di chi si introduce nella proprietà privata per rubare o rapinare.
Per la validità della adesione è necessario autenticare in COMUNE ( in molti casi all’Ufiicio delibere oppure in segreteria) la propria firma sul modulo che esplicita la volontà del sottoscrittore. Ci risulta che non tutti i comuni lo abbiano ricevuto.
Scaricatelo da questa pagina. Il modulo va consegnato al Comune dove si è iscritti nelle liste elettorali. che DEVE PREVENTIVAMENTE VIDIMARLO, e successivamente metterlo a disposizione di altri firmatari.
Se il comune non garantisce di rispedirlo, fatelo Voi, ritirandolo ed inviandolo con raccomandata alla sede della IDV ( Italia dei Valori, promotrice della iniziativa) Via Santa Maria in via, 22- 00187 ROMA

SCARICA IL MODULO – STAMPALO E USALO SE IL COMUNE NON CE LHA