L’esponente leghista critica la governatrice che ritiene la sanità umbra un’eccellenza
TERNI – “Oltre un anno e mezzo di attesa per una colonscopia presso l’Ospedale di Terni. Alcuni cittadini ci hanno contattato per denunciare quella che può essere definita una vera e propria vergogna, che denota tutte le carenze e i limiti della sanità umbra”. Lo afferma Emanuele Fiorini, capogruppo della Lega Nord in consiglio regionale.
“Chiamando oggi – spiega Fiorini – per prenotare una visita di colonscopia al Santa Maria di Terni, scopriamo che l’appuntamento che viene dato ai pazienti è per il mese di novembre del 2017: significa un anno e otto mesi di attesa. Addirittura i cittadini ci avevano segnalato che prima delle feste di Pasqua le liste erano state bloccate. Una situazione che abbiamo prontamente segnalato. Ad oggi le prenotazioni sono state riaperte, ma i tempi sono, comunque, lunghissimi. Non si possono attendere tempi biblici per un esame che risulta spesso urgente e necessario soprattutto quando viene prescritto a persone di età avanzata. Abbiamo provato a contattare il reparto e i responsabili degli uffici dell’Usl 2, ma nessuno è stato in grado di darci spiegazioni plausibili”.
“La verità – secondo il capogruppo leghista – è una sola: mentre il Partito democratico litiga per le poltrone e per una spartizione puramente politica di ruoli e poteri, ecco che si fanno avanti i veri problemi, quelli che Giunta e maggioranza non sanno affrontare. La sanità umbra non è quel paradiso di avanguardia e di eccellenza che la presidente Marini ha più volte sbandierato. Esistono forti criticità legate non solo alle liste di attesa, ma più in generale alla qualità del servizio che viene offerto ai cittadini. E a rispondere di tutto questo dovrà essere anche il nuovo direttore generale della Usl 2, Imolo Fiaschini. Un anno e otto mesi per una colonscopia significa allontanare sempre più il paziente dal servizio pubblico, costringerlo a rivolgersi a cliniche private e di conseguenza andare incontro a una spesa triplicata o, addirittura, quadruplicata rispetto a quanto previsto dal ticket regionale”.
“Già da ora – conclude – annunciamo un’interrogazione urgente alla Giunta e al presidente Marini per chiedere spiegazioni in merito alle liste di attesa infinite per la colonscopia. Sarebbe, inoltre, utile alla popolazione avviare delle ricerche medico-scientifiche per capire se esistono problematiche specifiche nel territorio tali da prevedere la prescrizione di questo esame in maniera così frequente e diffusa in Umbria e in particolare nella città di Terni”.
(Acs)