“Ciccio” Cacciaglia e “Papillon” D’Amico intervistati dagli svizzeri, con le loro risposte evasive, hanno umiliato la storia e il prestigio dell’ente
CIVITAVECCHIA – Non vediamo l’ora di poter vedere la trasmissione che andrà in onda sulla televisione italo-svizzera RSI che trasmette in lingua italiana. Anche loro hanno un format tipo “Report” che si chiama “Falò” ed è condotta dal collega Michele Galfetti.
L’inviato nella Città di Traiano, una firma storica del giornalismo internazionale elvetico, Aldo Sofia, si è trovato difronte il grande muro di gomma alzato dai colletti bianchi della Fondazione ma non è certo stato sufficiente ad arginare la volontà di informare gli elvetici di quanto sia facile truffare gli italiani.
Siamo convinti che il duo intervistato da Aldo Sofia, “Ciccio” Cacciaglia e “Papillon” D’Amico (un duo alla Totò e Peppino per intenderci), avranno dato il meglio di loro stessi nel non rispondere alle incalzanti domande di un giornalista di quel calibro, abituati agli yes man di casa.
Già perché anche loro, che hanno percorso così tanti chilometri di strada per fare un servizio, non si spiegano del grande silenzio da parte dei maggiori organi di informazione locale.
A questo ha risposto in modo elegante l’avvocato Ezio Calderai nell’intervista rilasciata a Trc non più tardi di ieri sera.
Dunque, si è scoperto che la società LP Suisse è nata, con tutta probabilità, con il preciso scopo di saccheggiare le casse della Fondazione. Che Stefano Costantini, abile burattino, ha recitato bene la sua parte e ancor meglio portato a termine la propria missione (far sparire i soldi il più velocemente possibile da Civitavecchia).
Il professor Chiacchierini, non più in grado di svolgere il suo mandato, viene a sua volta manovrato da personaggi senza scrupoli che continuano a rimanere asserragliati tra le mura amiche della Fondazione, esponendolo a figure non degne del cognome che porta e della sua personalissima e straordinaria storia professionale.
Abbiamo scritto di tutto e di più ma ciò non è servito a convincere questi signori a fare le valige, anzi, il contrario.
Non possiamo scrivere ciò che sappiamo in più perché quella notizia non ci appartiene. Una notizia scovata dai colleghi di Trc Giornale e che non vediamo l’ora venga pubblicata perché questa notizia è, la notizia.
Sarà la pietra tombale di questa storia che sta assumendo contorni grotteschi come sempre più grotteschi appaiono gli attori di questa vicenda.
Fino a quando non decideranno di fare un’operazione verità ogni pensiero, ogni idea, anche la più brutta è potenzialmente vera.
Chi c’è dietro a Larini e Costantini? E vero che qualcuno si è spartito qualche soldo? Chi ha preso le provvigioni? Quanto è costata la scellerata operazione Mecenate Tv? Chi paga e perché quei giornalisti visto che la Fondazione non può avere società con fini di lucro?
Perché il sindaco Antonio Cozzolino ha deciso, con il suo silenzio, di rendersi complice di questo disastro?