BRACCIANO – Arriva la prima reazione a orologeria da parte di qualcuno della vecchia amministrazione Sala, al quale non è piaciuta la folla di braccianesi presenti all’inaugurazione della sede elettorale della nuova lista civica Patto per Bracciano, che sostiene Armando Tondinelli candidato sindaco. Ecco Gianpiero Nardelli, ex vicesindaco con alcune considerazioni sull’Osservatore Laziale di ieri: “Tra queste persone abbiamo scorto – evidenzia l’ex vice sindaco – anche rappresentanti di varie associazioni e amministratori di pagine facebook, apartitiche si intende!, che in questi ultimi 7-8 anni sono stati la grancassa delle gesta e delle denunce portate avanti dall’ex consigliere Tondinelli: ma tutto questo (dobbiamo riconoscerlo e chi non lo fa è in malafede), è avvenuto ovviamente con “smisurata” obiettività ed in linea con le regole anglosassoni dello stile giornalistico”.
Chi potrebbero essere queste associazioni innominate? Per quanto riguarda la nostra, Salviamo Bracciano, ci riconosciamo in pieno in queste quattro righe. Ma non si capisce come Nardelli arrivi ad insinuare che alcuni dei nostri soci erano lì in rappresentanza di Salviamo Bracciano. Siamo cittadini con diritto di voto o lo è solo lui quando si dichiara, sempre nello stesso articolo, “ ‘semplice elettore’, specificando il fatto che quest’ultima condizione non significa essere ‘apartitico o apolitico’ “? Gestire pagine facebook e informare i cittadini di Bracciano toglie forse il diritto sancito dall’art.48 della Costituzione Italiana? Semmai Nardelli si legga il comma quattro, non si sa mai. E si legga anche la legge sul diritto d’informazione. Salviamo Bracciano è stata la grancassa dell’ex consigliere Tondinelli? E voi dov’eravate quando chiedevamo spiegazioni, trasparenza, partecipazione? Quando vi chiedevamo i consigli comunali aperti alla cittadinanza? Quando in quelli a senso unico (come la sua pagina facebook) erano vietate foto e registrazioni audio-video? Quando non rispondevate alle nostre istanze e richieste di informazione e di accesso agli atti protocollate? Quando le nostre notizie erano interdette su Fuori dal Comune? Quando i Consigli di Quartiere erano controllati da membri di vostra fiducia? Quando lei con sarcasmo ci accusava di “turismo giudiziario” alle udienze dei suoi colleghi amministratori pubblici?
Quanto avete fatto pagare a quei cittadini per aver divulgato, criticato, espresso la propria preoccupazione su molte azioni dell’amministrazione Sala, della quale lei è stato parte integrante per due legislature? Ci riferiamo alle cause giudiziarie e a quelle scelte volute e sottoscritte anche da lei, che sono costate centinaia di migliaia di euro di soldi pubblici per “punire” e mettere sotto silenzio quello che la magistratura adesso contesta a lei e ai suoi “sodali”, secondo la sua espressione. Ma ci riferiamo soprattutto ai risultati catastrofici della vostra gestione, sotto gli occhi di tutti i cittadini. Avete avuto 9 anni per dimostrare che le cause del disastro odierno vanno attribuite alla giunta Negri (2002-2007) e a Tondinelli. Da cittadini parte in causa per quello che abbiamo subito e per quello che ci riserva il futuro, abbiamo il diritto di condividere la nostra indignazione, senza dover rendere conto a lei. Poi ognuno farà le proprie scelte elettorali. E’ stata l’occasione per dire grazie a un consigliere comunale che da solo, nonostante le vostre persecuzioni, ha cercato di porre un freno a quanto stava succedendo. Aveva altre possibilità oltre che fare denunce? Sì, se fosse sceso a patti con voi!
Dalle sue insinuazioni emerge la lunga battaglia che Salviamo Bracciano ha condotto in tutti questi anni. Chissà che qualche merito non venga attribuito anche a questa associazione che rimane e rimarrà fuori dall’attività di partiti e liste civiche, chiunque sia il candidato sindaco che verrà scelto dall’elettorato.
Ass.Salviamo Bracciano