Rossano Gianfelici, una vita dedicata al sociale. Anni fa, lo schianto che gli portò via il fratello e la fondazione di un’associazione dedicata a lui
CIVITA CASTELLANA – Grave incidente stradale nel pomeriggio di ieri sulla strada provinciale tra Civita Castellana e Fabrica di Roma. E’ infatti finita in tragedia la gita in moto di un padre con sua figlia adolescente. Rossano Gianfelici, 46 anni, è morto dopo essere precipitato in un dirupo coperto da cespugli e vicino ad un torrente. Sua figlia di 14 ha riportato invece diversi traumi ed una forte contusione alla testa, ma non è in pericolo di vita.
Sul luogo dell’incidente è arrivata in pochi minuti l’ambulanza del 118. Il personale a bordo però, viste le condizioni dell’uomo e della ragazza, ha ritenuto necessario l’intervento dell’eliambulanza Pegaso 33 di stanza a Viterbo che è giunta sul luogo del sinistro in un brevissimo lasso di tempo. L’intervento dell’equipe sanitaria a bordo dell’elicottero regionale però non ha potuto evitare il decesso dell’uomo, nonostante siano state messe in atto tutte le tecniche di rianimazione previste.
La ragazza invece dopo essere stata stabilizzata è stata imbarcata sul mezzo dell’elisoccorso e condotta presso l’ospedale Belcolle di Viterbo dove è stata presa in carico dal Dea con codice rosso. Sul luogo dell’incidente sono al lavoro le forze dell’ordine locali per chiarire le cause che dell’incidente.
E’ quindi Rossano Gianfelici il 47enne morto nello schianto di questo pomeriggio, a Fabrica di Roma.
La sua moto è andata fuori strada in curva ed è finita in un dirupo. Un urto violentissimo che gli ha strappato la vita in un istante: Rossano era già morto quando, il 118, lo ha soccorso in località Quartaccio.
L’elicottero è tornato indietro con a bordo la figlia minore, una 14enne arrivata al pronto soccorso in codice rosso con una forte contusione alla testa, ma non in pericolo di vita.
Rossano Gianfelici era un artigiano conosciuto a Fabrica di Roma. Abitava a Parco Falisco con la moglie e le figlie. Due ragazze bellissime: una adolescente, l’altra maggiorenne, entrambe innamorate del padre.
Innumerevoli le foto che li ritraggono su Facebook abbracciati e in atteggiamenti affettuosi: un legame inossidabile che non aveva paura di mostrarsi.
“Avere una figlia è senz’altro la migliore garanzia contro la noia”, scriveva Rossano sul suo profilo. E con le figlie, amava fare tutto, anche andare in moto, l’altra sua grande passione che condivideva con il fratello, morto in un incidente con la macchina anni fa. A lui è dedicata l’associazione che Rossano aveva fondato e che presiedeva: associazione Simone Gianfelici Bc One, dal nomignolo ‘Boccione’ con cui i suoi amici usavano chiamarlo.