TARQUINIA – In breve tempo dal primo reato commesso, ha accumulato denunce e segnalazioni varie e la sua carriera delinquenziale, in continuo divenire, si è protratta fino ai nostri giorni senza soluzione di continuità. Il trascorso criminale del rapinatore annovera innumerevoli reati contro il patrimonio (furto, rapina e ricettazione), contro la persona e diverse evasioni. In un’occasione, evaso dagli arresti domiciliari ed inseguito da personale di polizia, speronava l’autovettura di servizio, nonché auto private in sosta, rendendosi così pericoloso per la comunità e spingendosi sino al punto di investire l’operatore intervenuto pur di garantirsi la fuga.
Le attività di indagine, condotte dalla Squadra Catturandi della prima sezione della Squadra Mobile romana e da personale del commissariato di Primavalle, coordinate dalla procura della Repubblica presso il tribunale di Velletri, d’intesa con la procura della Repubblica presso il tribunale di Roma, protrattesi da gennaio 2016 e supportate anche da presidi tecnologici, hanno consentito di acquisire elementi utili a ritenere che l’uomo si nascondesse in località Tarquinia.
La conferma della localizzazione è stata ottenuta sia attraverso le attività tecniche sia mediante i numerosi servizi di osservazione e pedinamento realizzati nei confronti dei familiari e delle persone più vicine al latitante, le quali, al fine di eludere qualsivoglia tipo di intercettazione da parte delle forze dell’ordine, hanno adottato ogni precauzione come l’alternarsi dell’uso dei mezzi impiegati per gli spostamenti. Lo stesso latitante, proprio per non essere rintracciato, impiegava per contattare ed essere contattato dalle persone che di volta in volta gli favorivano utenze telefoniche dedicate.
E’ stato, così, ristretto il cerchio delle ricerche nell’area del centro storico del comune di Tarquinia. Attraverso poi servizi di osservazione è stato possibile circoscrivere maggiormente il luogo dove si erano concentrate le attività di ricerca, individuando il plesso residenziale presso il quale il latitante aveva trovato rifugio.
Il tempestivo intervento è stato reso necessario anche in considerazione del fatto che era intenzione del ricercato allontanarsi a breve dal territorio nazionale per recarsi definitivamente in Spagna, dove ha la disponibilità di un appartamento. La polizia ha quindi organizzato un servizio specifico al fine di procedere all’arresto del latitante. L’operazione, condotta congiuntamente da personale della Squadra Mobile di Roma, di Viterbo e del Commissariato di Primavalle, è stata studiata e pianificata nei dettagli, con la messa in sicurezza della zona di pertinenza dell’abitazione per impedire la fuga del ricercato e la successiva irruzione all’interno dell’appartamento.
Il Vastante, sorpreso dalla tempestività dell’intervento, inizialmente ha tentato di opporre resistenza ma, immediatamente immobilizzato, è stato arrestato dal personale della Polizia di Stato.