Il consigliere regionale Andrea Smacchi (PD) con una interrogazione alla Giunta regionale sottolinea la necessità di promuovere in maniera adeguata “le opportunità offerte dalla legge ‘181/’89’ alle imprese per la reindustrializzazione dell’area Ex-Merloni” e chiede di conoscere le iniziative che l’Esecutivo intende mettere in campo in tal senso. Smacchi, ribadisce che “attraverso questa legge si punta a rafforzare e riqualificare il tessuto produttivo locale permettendo anche la ricollocazione dei lavoratori della Merloni”.
PERUGIA – “Serve un’adeguata promozione delle opportunità offerte dalla legge ‘181/’89’ alle imprese per la reindustrializzazione dell’area Ex-Merloni”. Così il consigliere regionale Andrea Smacchi (Pd) che ha presentato un’interrogazione per conoscere quali iniziative la Giunta regionale intenda mettere in campo per “la promozione e l’informazione del tessuto produttivo umbro relativamente agli incentivi della legge 181”.
“Attraverso questa legge – spiega Smacchi – si punta a rafforzare e riqualificare il tessuto produttivo locale permettendo anche la ricollocazione dei lavoratori della Merloni. In tutto le risorse saranno 43 milioni, di cui 26 provenienti dal Ministero dello Sviluppo Economico e ripartiti in egual misura tra Umbria e Marche. Tali incentivi prevedono un contributo in conto impianti, un eventuale contributo diretto alla spesa e un finanziamento agevolato che può coprire fino al 50 per cento degli investimenti ammissibili ed è rimborsabile in 10 anni. Vanno presentate spese ammissibili per almeno 1,5 milioni di euro e le agevolazioni possono arrivare a coprire fino al 75 per cento delle spese. Per i programmi proposti dalle grandi imprese, c’è anche la possibilità di ottenere le agevolazioni a titolo de minimis, con un finanziamento agevolato che copre fino al 55 per cento degli investimenti ammissibili. Sono finanziabili i programmi di investimento produttivo, i programmi di investimento per la tutela ambientale, eventualmente completati da progetti per l’innovazione dell’organizzazione, che comportino un aumento dei posti di lavoro e, prioritariamente, la ricollocazione dei lavoratori della Merloni in amministrazione straordinaria”. In questo quadro Smacchi ricorda che “le domande vanno inviate dal primo al 30 giugno, l’unica finestra disponibile, attraverso il portale di Invitalia”.
“Questi provvedimenti – continua Smacchi – assumono un carattere fondamentale e strategico per un territorio e un tessuto produttivo che, con la crisi dell’elettrodomestico contestuale a quella della ceramica e dell’edilizia, ha vissuto momenti difficili dal punto di vista economico. La Regione deve quindi ribadire il proprio ruolo di accompagnamento e assistenza alle imprese, pianificando un’accurata comunicazione su tutti gli strumenti in campo per l’area dell’ex Merloni”. (Acs)