“No veramente non mi va, ho anche un mezzo appuntamento al bar con gli altri. Senti, ma che tipo di festa è, non è che alle dieci state tutti a ballare in girotondo, io sto buttato in un angolo, no…ah no: se si balla non vengo.
No, no…allora non vengo. Che dici vengo? Mi si nota di più se vengo e me ne sto in disparte o se non vengo per niente? … “
Chissà se i nove consiglieri sotto verifica per assenteismo abbiano visto il famoso film di Nanni Moretti, “Ecce bombo” e, come il protagonista, per farsi “notare di più”, non siano andati più e più volte in consiglio comunale, oppure la scelta sia stata meno narcisista e più di mera tattica politica?
Fatto sta che ora potrebbero anche rischiare grosso, grazie al Movimento 5 Stelle che ha più volte sollevato il problema, nell’ultimo consiglio comunale il presidente Ciorba ha infatti preteso che i consiglieri “assenteisti” portino la giustificazione e, se non sarà più che valida, si potrebbe arrivare a discutere la loro decadenza.
Le assenze per le quali abbiamo chiesto ed ottenuto una verifica si riferiscono al 2015.
La regola prevede che 5 assenze continue o 8 nell’anno INGIUSTIFICATE portino alla procedura, ma proprio qui sta la questione:
cosa significa, in questo contesto, l’aggettivo “giustificate”?
A nostro avviso il mandato elettorale è una cosa seria: le assenze non devono essere solo giustificate ma evitate al meglio delle proprie possibilità, anche, e non solo, per dare un “esempio positivo” ai cittadini che hanno espresso a loro tempo una preferenza e in un contesto mediatico che spesso ci ricorda come “furbetti del cartellino” prosperino i molti ambienti.
La Democrazia ci è sempre sembrata una cosa seria, da rispettare ed onorare tramite partecipazione e non colpevole assenza, riflessione ancor più attuale in un giorno come il 25 Aprile.
Altri sembrano però pensarla diversamente, rivendicando il proprio diritto all’assenteismo da un consiglio in cui solitamente si discutono cose inutili (come recentemente evidenziato ad esempio da Filippo Rossi su social network).
Certo che a volte il destino può essere particolarmente beffardo: se è vero infatti che un complottista potrebbe ritenere alcune delle assenze come strategicamente studiate per evitare la discussione di un argomento tanto, troppo spinoso, quale la decadenza del Consigliere Moltoni, è altrettanto vero che ora, quasi per una ironica legge del contrappasso, così facendo i consiglieri rischiano di veder discussa la propria…
Chi di decadenza ferisce di decadenza perisce (o almeno traballa), verrebbe da commentare.
Già, ma che fine ha fatto la decadenza di Moltoni che doveva essere discussa nell’ultimo consiglio?
Voi ci avete capito qualcosa?
Ancora una volta le assenze sono state protagoniste e noi, il poco che abbiamo capito, proveremo a spiegarvelo nella prossima puntata di questa tragicomica commedia degna del miglior Moliere.
TO BE CONTINUED.