FIUMICINO – Quattrocento chilogrammi di pesce, in cattivo stato di conservazione, sono stati sequestrati a venditori abusivi sulla banchina del porto canale di Fiumicino. L’operazione è stata condotta da Capitaneria di Porto di Roma, Polizia Locale di Fiumicino, carabinieri, servizio navale di Ostia ed Asl Roma 3, nell’ambito di un’attività di polizia mirata alla repressione della vendita illegale di prodotti ittici.
Alcune persone sono state sorprese a vendere prodotti ittici in pessimo stato di conservazione, con rischio per la salute pubblica, senza essere peraltro in possesso di alcuna autorizzazione per il commercio su area pubblica di tale prodotto. Il pesce è stato dichiarato non edibile dal servizio veterinario della Asl.
Sono state identificate sei persone per il successivo deferimento all’autorità giudiziaria ed elevate tre denunce a carico di ignoti per la mancata tracciabilità del prodotto ittico.
L’obiettivo dei controlli è mirato ad evitare che tali reati siano perpetrati in vicinanza dei punti di sbarco dei pescherecci, inducendo gli ignari compratori, anche stranieri, a credere che il pesce venduto sia proveniente dall’attività locale di pesca.
I controlli delle forze dell’ordine nel porto canale di Fiumicino a salvaguardia della pubblica salute alimentare proseguirà senza sosta.