Il deputato Unidos presenta una proposta di legge: “Basta cause decennali che umiliano le vittime”
Indennizzo automatico per le vittime dell’uranio impoverito. Stop a cause decennali che “umiliano le vittime”. Ai militari e civili che hanno operato in teatri di guerra e/o in poligoni di esercitazione, dove sono state usate munizioni all’uranio impoverito, deve essere riconosciuto il nesso causale tra uranio impoverito e il decesso, infermita’ invalidanti, patologie tumorali e connesse”.
Sono le richieste del deputato di Unidos Mauro Pili che ha presentato una proposta di legge. “Vanno abolite tutte quelle procedure – ha sottolineato Pili – tese solo ed esclusivamente a negare il diritto al riconoscimento del nesso causale e al conseguentemente adeguato risarcimento. In questa direzione non c’e’ tempo da perdere e occorre evitare in tutti i modi che anche questa legislatura finisca nelle sabbie mobili del ministero della difesa. Serve un decreto legge urgente del governo sulla materia senza ulteriori tentativi di affossare questo sacrosanto diritto dei civili e dei militari vittime di irresponsabilita’ di Stato ancor prima dell’uranio impoverito.
E’ ora di cancellare omerta’, sotterfugi, menefreghismo”. Da anni, secondo il parlamentare, e’ stato negato “il nesso causale tra uranio impoverito e la morte di oltre 300 militari e oltre 3.000 ammalati di tumore. Sentenze e decisioni scritte con il solo intento di negare cio’ che era evidente: l’uranio impoverito e le nano particelle che genera sono la causa di tumori e morte. Per questa ragione si deve dire basta a uno Stato che sfugge dalle sue responsabilita’, le omette e le occulta. Per questa ragione ho depositato una proposta di legge che ribalta totalmente questo atteggiamento vigliacco dello Stato”. (ANSA)