Marco Squarta (Fratelli d’Italia) attacca la proposta di legge contro l’omofobia presentata da Chiacchieroni e Leonelli. Nevi (FI): “Siamo alla commedia dell’assuardo” . Ci sarebbero perplessità anche tra i consiglieri regionali moderati (cd. “area Bocci”) del PD
PERUGIA – I consiglieri regionali del Partito Democratico, Gianfranco Chiacchieroni e Giacomo Leonelli, hanno chiesto che l’Assemblea legislativa “calendarizzi la discussione sulla proposta di legge che promuove anche in Umbria la cultura della non discriminazione sulla base dell’orientamento sessuale”. Per Chiacchieroni e Leonelli affrontare in Aula la proposta da loro presentata insieme ad Attilio Solinas, sarebbe un modo “affinché la giornata internazionale contro l’omofobia, che cade oggi, non rimanga solamente un vuoto rincorrersi di dichiarazioni di appoggio alla celebrazione di una ricorrenza”.
Marco Squarta, consigliere regionale di Fratelli d’Italia, ribadisce la propria contrarietà alla proposta di legge del Partito Democratico. Per Squarta, che annuncia “una ferma opposizione alla proposta”, è sbagliato “anche solo pensare di insegnare ai bambini l’identità di genere di un transessuale”. “Alcuni colleghi del centrosinistra -dichiara Squarta – hanno annunciato l’intenzione di riportare all’ordine del giorno della Terza commissione dell’Assemblea legislativa dell’Umbria la proposta di legge sull’identità di genere. Pur essendo contrario e combattendo personalmente ogni discriminazione sessuale, ritengo che per come è stata formulata questa norma sia sbagliata e, in certi suoi aspetti, assurda”.
Squarta annuncia “una dura opposizione in Commissione quanto in Aula, per evitare che possa essere insegnata ai bambini l’identità di genere di un transessuale. Non si possono imporre ai bambini ideologie legate ai loro presunti e futuri orientamenti sessuali: è giusto combattere le discriminazioni anche attraverso la scuola, tenendo però sempre nella dovuta considerazione il rispetto delle differenze e non perseguendo il loro annullamento. Invece di spiegare ai bambini l’identità di genere di un transessuale, sarebbe magari più giusto insegnargli come rapportarsi con un coetaneo autistico o disabile, ad evitare ogni forma di bullismo. Per questo motivo – conclude – mi opporrò in modo fermo a questa proposta di legge, sbagliata quanto dannosa”. (Acs)