“l’Inghilterra era e resta un’isola, non solo in senso geografico, e fa una scelta audace, nostalgica, romantica, ultranazionalista, con il cuore e non con il cervello e lo stomaco”
Riceviamo e pubblichiamo la nota di Paolo Crescimbeni: Brexit è stata una scelta dettata dalla nostalgia. Nostalgia dell’impero britannico, del Commonwealth. Io sono ultra europeista, nel senso che l’Europa ha nel proprio destino l’unità economica e politica. L’Europa Nazione. Altrimenti rischia di essere fagocitata e colonizzata dai due grandi blocchi , quello americano e quello russo in fase di ricostituzione. Senza pensare per ora alla Cina. In questo contesto l’Inghilterra era e resta un’isola, non solo in senso geografico, e fa una scelta audace, nostalgica, romantica, ultranazionalista, con il cuore e non con il cervello e lo stomaco . Auguri dunque all’Inghilterra per la sua scelta in contro tendenza, ma anche auguri alla Scozia che vuole restare europea, al Galles e, perchè no, alla Catalogna, ai Paesi Baschi, alla Cecenia e, chissà, anche forse alla Padania. Auguri di restare tutti con i piedi ben saldi al suolo. Europeo. Certo, questa Europa dei banchieri e della finanza va rimodellata sin dalle fondamenta. E non è detto che l’uscita della Gran Bretagna non sia utile a segnare il punto di avvio di un processo di riforma. Le spinte autonomistiche sono affascinanti, piene di orgoglio e di valori, a volte hanno fatto o disfatto la storia, ma bisogna sempre guardare lontano, alla ragion politica delle cose e degli eventi, e fare le scelte più razionali che assicurino a TUTTI e non solo a se stessi, un solido avvenire.