“Se vedo un punto nero ci sparo a vista”. Non è lo slogan di un’associazione di estetisti ma una frase della canzone “Rigurgito antifascista” dei 99 Posse. Piergiorgio Bonomi, responsabile di Casapound per la provincia di Terni, chiede le dimissioni del consigliere comunale
ORVIETO – In seguito alle minacciose dichiarazioni effettuate su Facebook dal consigliere comunale Rosati, relative alla sua personale soluzione per la presenza di alcuni militanti di CasaPound alla manifestazione Ciconia Summer Fest (“Se volemo organizzà? li ho visti e schedati nel mio database ‘se vedi un punto nero spara a vista’, aveva commentato l’esponente di Sinistra e Libertà sul social network) il responsabile provinciale di CasaPound
Piergiorgio Bonomi si domanda in una nota “Come possano essere tollerate dal Sindaco le parole di violenza del consigliere di Sel, il quale, giustificandosi dietro la solita retorica antifascista, vorrebbe l’eliminazione fisica di tutti gli antagonisti politici”.
“Ricordiamo – prosegue la nota – al consigliere Rosati che il proprio ruolo istituzionale non è compatibile con le frasi scritte dal proprio profilo facebook in cui si chiede di organizzarsi per vietare l’ingresso di militanti di CasaPound in manifestazioni pubbliche, vantandosi di aver schedato i fascisti nel proprio database e citando
il testo di una canzone in cui si afferma: ‘Se vedo un punto nero gli sparo a vista’. Rammentiamo anche che lo stesso consigliere lo scorso anno finì nelle cronache giornalistiche per aver affermato, proprio nel Giorno del Ricordo, che le Foibe sarebbero ‘solo mitologia italiana’. “Per tutte queste ragioni – conclude Bonomi – ci pare insostenibile che un rappresentante delle istituzioni possa godere della libertà di minacciare chi non la pensa come lui e ne chiediamo le immediate dimissioni”.
(Casapound Umbria)