Lo scontro, tra una Kia Sorento e lo Scarabeo, è avvenuto sulla via Aurelia all’angolo con viale Tirreno. A causa dell’impatto violento sono morti Matteo Carta e Alessandra Grande
SANTA SEVERA – Si stringe il cerchio intorno all’incidente di Santa Severa dove sono morti Matteo Carta e Alessandra Grande. L’impatto, violento, è avvenuto intorno alle 2:45 del mattino del 28 giugno al chilometro 53 della via Aurelia, all’angolo con viale del Tirreno.
L’INCIDENTE – Secondo una prima ricostruzione, sembrerebbe che una Kia Sorento nera, per cause ancora da accertare, abbia invaso la corsia opposta, travolgendo lo Scarabeo su cui viaggiavano Matteo e Alessandra per poi finire fuori strada. Il conducente del suv, dopo lo scontro, è poi scappato a piedi. Inutili i soccorsi per i due fidanzati. Lui di 25 anni di Nuoro, lei romana di 22 vivevano a Santa Severa.
LE INDAGINI – I Carabinieri sono risaliti in breve tempo al proprietario del Suv, una società di autonoleggio di Vetralla, e quindi all’uomo che aveva affittato la Kia, un 46enne abitante di Santa Severa. Sentito dai militari, l’uomo ieri aveva raccontato di aver parcheggiato la Kia Sorento sotto la propria abitazione, lasciando le chiavi all’interno, e che quindi qualcuno aveva rubato il suv.
ARRESTATO – La sua versione, però, non ha convinto i Carabinieri di Civitavecchia coordinati dal comandante Piero Orlando che hanno anche continuato le indagini ascoltando alcuni testimoni e visionando i filmati delle telecamere di videosorveglianza.
La versione del presunto pirata della strada, infatti, secondo gli investigatori presenterebbe diverse discrepanze soprattutto per gli orari che non coincidono tra testimonianza dell’uomo e fatti avvenuti. Il 46enne è stato quindi portato nel carcere di Borgata Aurelia. Nei prossimi giorni si terrà l’udienza di convalida. L’accusa mossa nei suoi confronti è “omicidio stradale” e “omissione di soccorso”.