Il sottosegretario al Ministero dell’Interno ha partecipato, insieme al giudice Piercamillo Davigo, ad un convegno sulla legalità e la giustizia
ORVIETO – “Qualcuno considera Piercamillo Davigo un magistrato duro. Io lo considero un magistrato intelligente, perché riesce ad aggiungere cultura alla competenza, e quando un uomo è forte culturalmente lo è anche nella competenza”. Così il sottosegretario all’Interno Giampiero Bocci intervenendo sabato, ad Orvieto, al convegno “L’impegno dei cattolici democratici nella politica di oggi tra solidarietà e legalità” a cui ha preso parte anche il presidente dell’Anm. Parlando dei rapporti fra politica e magistratura Bocci ha poi sottolineato che “due poteri così importanti non hanno bisogno di conflitti, ma di confrontarsi nel rispetto dell’autonomia di ciascuno. Il Parlamento fa le leggi, a volte potrebbe farle ascoltando di più chi è sul campo. La magistratura deve lavorare nella sua autonomia, guai se la politica cercasse di influenzare la magistratura. Ciascuno di noi deve essere rispettoso del lavoro degli altri. Il paese non uscirà mai da crisi se non si recupererà un forte senso di legalità e il rispetto delle regole, che non sono solo le regole scritte”.