I MUSEI

Museo nazionale Etrusco Rocca Albornoz

La Rocca Albornoz, sede del Museo Archeologico Nazionale di Viterbo, di cui è in corso il completamento delle ultime tre sezioni, fu edificata nel 1354 dal Cardinale Gil Alvarez Carrillo de Albornoz. Dopo una serie di distruzioni e ristrutturazioni, Giulio II nel 1506 chiama il Bramante a cui si devono il cortile e la fontana centrale. Dopo le ultime devastazioni belliche il recupero effettuato dal Genio Civile dal 1960 al 1979 è stato curato dalla Soprintendenza B.A.A. del Lazio insieme con la Soprintendenza Archeologica per l’Etruria Meridionale che ne ha destinato la struttura a sede museale. Attualmente il piano terreno ospita la sezione “Architettura etrusca nel Viterbese”, con i reperti provenienti dagli scavi svedesi di Acquarossa e S. Giovenale, attraverso una serie di interessanti ricostruzioni di case etrusche arcaiche, con elementi in gran parte originali. Al primo piano sono esposti reperti provenienti dal centro etrusco-romano di Musarna, da cui proviene l’eccezionale mosaico con iscrizione in alfabeto etrusco e la decorazione scultorea e architettonica proveniente dal teatro di Ferento, con il ciclo delle Muse.

 

Museo della Ceramica della Tuscia

Il Museo della Ceramica della Tuscia è ubicato al centro della città, ospitato al piano terra, nei locali di proprietà della Fondazione Carivit, del cinquecentesco Palazzo Brugiotti, splendido esempio di architettura post rinascimentale. Disposto su una superficie di circa 440 mq. si articola in più sale che si aprono infine su un giardino “a sorpresa” decorato da fontane figurate. Il museo ospita circa 200 reperti medioevalie rinascimentali in gran parte provenienti dall’area dell’Alto Lazio. Accanto alle primitive panate a impasto semplice, risalenti al XII secolo, è possibile ammirare variegati manufatti della quattrocentesca “famiglia verde” e splendidi esemplari decorati a “zaffera” blu a rilievo. Ai secoli XVI e XVII appartiene il gruppo della ceramica castrense dai colori solari e le caratteristiche casupole dipinte ” a guazzo”. Seguono, in un percorso cronologico, la serie dei vasi da farmacia del 1600 decorati con stemmi dell’Ospedale e del Comune di Viterbo. Questo medesimo stemma è presente anche sull’ultimo ed unico reperto settecentesco della collezione.Accanto all’itinerario cronologico due gruppi di manufatti completano l’esposizione: il corredo di una spezieria del XV secolo con albarelli e orcioli, su cui sono incise le capacità del contenuto e un gruppo di ceramiche ispano-moresche, provenienti dal Museo di Barcellona.

 

Museo del Sodalizio dei Facchini di Santa Rosa

Il museo del sodalizio dei facchini ha sede in via San Pellegrino 60/62, all’interno di un palazzetto medioevale che venne donato dal comune al Sodalizio dei facchini nel 1978 per farne la sede delle loro riunioni. Il museo è regolarmente aperto al pubblico dal 1994 e dal maggio del 2008 è gestito dalla società Archeoares s.n.c. . Le sale del museo occupano due piani: all’ingresso della sala al piano terra sono esposti alcuni modellini delle macchine di Santa Rosa, che si sono succedute dal 1690 fino ai giorni nostri. Al primo piano è possibile assistere alla proiezioni dei filmati dei trasporti delle macchine avvenuti gli anni precedenti.

 

Museo Colle del Duomo

Il Museo Colle del Duomo, sito in piazza San Lorenzo, è stato fondato in occasione del Giubileo del 2000. La realizzazione è stata possibile grazie all’intervento congiunto della curia vescovile di Viterbo e della Presidenza del Consiglio della Repubblica Italiana. Per la realizzazione sono stati restaurati e allestiti alcuni locali in disuso nei pressi della cattedrale di San Lorenzo, che sono divenuti la sede del Museo stesso. Sotto il profilo artistico l’allestimento è stato curato dal maestro Alessio Paternesi. Il museo fa parte del “polo monumentale del Colle del Duomo di Viterbo”, che gestisce le visite anche al Palazzo dei Papi e agli ambienti normalmente non accessibili della cattedrale di San Lorenzo. Il museo è suddiviso in tre sezioni: archeologica, storico artistica, arte sacra.

Museo Civico di Viterbo “Rossi Danielli”

Il Museo Civico di Viterbo, ospitato nel chiostro e nel convento annessi alla chiesa di S. Maria della Verità, è stato riaperto nel dicembre 1994 con un rinnovato allestimento e ordinamento delle raccolte. Il suo patrimonio è organizzato in più livelli espositivi, variamente articolati all’interno di due grandi scansioni cronologiche: l’Evo Antico nel piano inferiore, il Medioevo e l’Età Moderna nei piani superiori. Si accede alla sezione archeologica del pian terreno attraverso il chiostro che ospita una galleria di sarcofagi in nenfro (IV-II sec a.C.) provenienti per la maggior parte dalle necropoli nei dintorni della città: Musarna (famiglia Alethna), Cipollaretta, Norchia e Castel d’Asso.

 

di Fabio Musicco