Intanto il Ministro dell’Ambiente Gian Luca Galletti ha dichiarato che la CNAPI potrebbe essere resa pubblica a breve. Il giovane sindaco Alessandro Portinaro, antinuclearista convinto, potrebbe rappresentare un importante punto di riferimento per le istanze dei territori presso Sogin e Governo nazionale
ROMA – La celebre CNAPI, Carta Nazionale per le Aree Potenzialmente idonee per la localizzazione del deposito nazionale delle scorie radioattive, potrebbe essere pubblicata molto presto. Lo ha assicurato il Ministro dell’Ambiente, Gian Luca Galletti, lo scorso 3 agosto durante il question time alla Camera dei Deputati.
Secondo quanto riferito da Galletti, i Ministeri dell’Ambiente e dello Sviluppo Economico starebbero predisponendo il nulla osta per consentire alla Sogin di rendere pubblica la CNAPI.
Se fosse vero quanto riferito dal Ministro, la pubblicazione della CNAPI avverrebbe in piena campagna per il referendum costituzionale di ottobre/novembre. Quindi, nello spazio di pochissimi mesi, il governo si troverebbe a proporre agli italiani epocali (e contestatissime) modifiche alla Costituzione e la problematica localizzazione del deposito nazionale di tutte le scorie radioattive italiane.
PORTINARO: IL SINDACO ANTINUCLEARISTA – Intanto proseguono le polemiche sulla nomina di Alessandro Portinaro nel consiglio di amministrazione di Sogin. Portinaro è il sindaco di Trino (provincia di Vercelli) dove è ubicata la centrale nucleare “Enrico Fermi”, in smantellamento da decenni.
Legambiente e alcune associazioni locali hanno criticato la nomina del primo cittadino trinese, evidenziando un conflitto di interessi tra le cariche ricoperte. Il sindaco Portinaro infatti, oltre ad essere un esponente del PD, è anche presidente della Consulta Anci dei Comuni con servitù nucleari. Anche il parlamentare piemontese del M5S, Mirko Busto, è intervenuto sulla nomina chiedendosi se Portinaro, nei rapporti con Sogin ed Esecutivo, rappresenterà il suo Comune oppure il Governo che l’ha messo nel CdA.
In una recente intervista Portinaro ha confermato di rimanere “antinuclearista”. Le ragionevoli affermazioni del neo consigliere di Sogin non sono tuttavia piaciute all’Ain (Associazione Italiana Nucleare), guidata dall’ex esponente del PCI-PDS Umberto Minopoli, che presiede tra l’altro anche la società pubblica regionale “Sviluppo Campania”. L’associazione infatti ha stigmatizzato le dichiarazioni del sindaco di Trino. “Sogin – recita una nota dell’Ain – non rimanga ostaggio di un antinuclearismo fazioso e dannoso”.
NUCLEARISTI: NON SOLO MINOPOLI, ANCHE CHICCO TESTA – Nel CdA di Sogin è stata nominata anche Patrizia Feletig.
Giornalista, esperta in problemi energetici, la Feletig ha scritto libri sull’energia atomica in Italia insieme a Chicco Testa, ex ambientalista, deputato PCI e poi manager di società pubbliche e private. Chicco Testa, presidente di Assoelettrica, è stato presidente di Legambiente e promotore dei referendum del 1987 contro il nucleare. Poi ha cambiato idee e ora sostiene che il nostro paese dovrebbe rituffarsi nell’avventura atomica.
È ovvio che in Sogin, dove lavorano professionisti specializzati nel campo dell’ energia nucleare, sicuramente ci sarà anche chi è favorevole all’uso di tale tipologia di fonte energetica. Per fare un esempio, molto stupido peraltro, si provi ad immaginare che cosa penserebbero i medici se venissero chiusi tutti gli ospedali e gli ambulatori. Tuttavia un’eventuale riconsiderazione delle politiche energetiche italiane, in campo nucleare, continuerà probabilmente a incontrare ostilità e opposizioni, se promossa da una certa impostazione che, forse, sembra apparire un pò troppo “radical-chic” .
Pier Paolo Palozzi