Il numero 1 dell’Azienda Ospedaliera “Santa Maria” di Terni si difende. “Provocazioni e attacchi strumentali alimentati ad arte, per creare casi mediatici”
TERNI – “Attacchi strumentali legati alla politica e più impropriamente alla persona”. Il direttore generale dell’Azienda ospedaliera di Terni, Maurizio Dal Maso, così definisce le ripetute provocazioni alimentate ad arte dall’inizio del suo mandato, così come i reportage frutto di incursioni non autorizzate in ospedale, peraltro in un momento in cui, finalmente e nell’interesse di tutti, è stato avviato un concreto processo di rinnovamento. “Attacchi finalizzati a creare casi mediatici e alimentare polemiche e malumori, – sottolinea Dal Maso – che non soltanto arrecano un danno all’immagine dell’ospedale, ma che offendono anche tutte quelle persone che ogni giorno, da sempre, lavorano con impegno e professionalità nell’interesse dei pazienti e dei cittadini”.
“Come illustrato nella conferenza stampa del 3 agosto scorso, stanno proseguendo le grandi opere di riqualificazione strutturale, oltre che tecnologica, avviate nella precedente amministrazione, e il piano degli investimenti già deliberato prevede anche interventi di manutenzione ordinaria e straordinaria che riguardano l’ammodernamento e la bonifica di alcune aree e in particolare ascensori, manto stradale e parcheggio, spogliatoi e percorsi del personale, pavimentazione dei corridoi e altre opere impiantistiche. Il piano dei lavori è già partito, siamo in fase di riassegnazione degli spazi, ridefinizione dei percorsi, e sono in corso le procedure per l’affidamento dei lavori, il tutto nel rispetto dei tempi tecnici e delle priorità”.
“Non si capisce perché nessuno nell’ultimo decennio si sia mai accorto o abbia mai voluto sollevare polemiche su una situazione di degrado e inefficienza che perdura da anni e che, invece, solo ora viene affrontata con concretezza. È certo – conclude Dal Maso – che questa Direzione è convinta della correttezza della strategia aziendale adottata e andrà avanti nel percorso di innovazione intrapreso, sopportando questi ed eventuali altri attacchi strumentali per aver avviato una complessa opera di rinnovamento, anche a livello organizzativo, che potrebbe disturbare qualcuno, ma che è invece fortemente voluta da tanti e che coincide con il mandato che mi è stato dato nel momento del mio insediamento”.