La riscoperta e valorizzazione delle antiche fortificazioni della Chiesa è l l’obiettivo del progetto Rocche Albornoziane che sarà presentato dal 23 al 25 settembre a Polino. Il paese della Valnerina sarà la prima tappa di un percorso fra le edificazioni volute dal papa dopo la fine della cattività Avignonese per preservare e difendere lo stato pontificio. Rocche Albornoziane è anche un percorso tra cultura, arte, folclore, tradizioni, alla scoperta dei popoli che vi si insediarono e delle loro origini. Nella tre giorni di Polino il presidente dell’ente nazionale Ideazione Asi in Umbria, che ha ideato l’evento, Fabrizio Desantis illustrerà il progetto dando di fatto il via al percorso. A Polino è prevista l’apertura gratuita al pubblico della Rocca dei Polini, con all’interno il “Museo degli Appennini”, a Palazzo Castello, invece nella Sala Herman, la proiezione del corto “Polino”, la mostra su Ettore Patrizi fondatore del primo giornale italiano negli Stati Uniti, con manoscritti, foto e la presentazione del libro a lui dedicato, scritto da Giacomo Pellicanò. Sabato la prima giornata dell’ automotoraduno, con l’arrivo di equipaggi da tutta Italia, mentre domenica l’evento che vede il supporto dell’amministrazione comunale di Polino e dell’ente nazionale Ideazione Asi. Una tavola rotonda sul tema “Quando la qualità fa la differenza”. Interverranno: il sindaco di Polino Remigio Venanzi, il presidente di Anci Umbria Francesco de Rebotti, il presidente nazionale Ideazione-Asi Riccardo Bertollini e il giornalista Maurizio Pescari. “Dopo sette secoli – dice de Santis – le rocche sono ancora lì, austere e maestose, non più opere militari ma centri di arte e cultura”.