Gianni Daniele ( Tutti per Narni) e Luciano Novelli (Sinistra per Narni), hanno diramato una nota stampa relativo all’incontro tra la Giunta Regionale e la Giunta Comunale narnese, riguardo l’ospedale, a seguito dello sciopero della fame dell’assessore Mercuri.
“Barberini continua a pensare che i narnesi portano l’orecchino al naso. Non si spiega altrimenti il fatto che cerchi di spacciare come nuovo il progetto vecchio di anni per la costruzione del nuovo ospedale. Finora rimasto sulla carta. Non si è preso neanche la briga di portare qualche nuovo elemento per far finta che qualcuno ci sta lavorando. Si tratta di storie, si avvicinano le elezioni e continuano a raccontare le favole con la speranza che qualcuno ancora ci creda, noi non ci crediamo più. Che la riabilitazione sia un grande bisogno pubblico ed un affare economico contrasta con la realtà dei fatti .Non hanno trovato nessun operatore privato disposto a fare impresa,neanche all’interno del loro sistema cooperativo,Ciò vuol dire che non e’ vero. Questa fu una delle grandi scelte , infelice come le altre, del sindaco Bigaroni. Mentre pensava di aver trovato il grimaldello per farsi dare i finanziamenti ,svendeva il futuro dell’ospedale di Narni. Invece che ci sia bisogno di un servizio integrato in rete con le altre strutture sanitarie regionali nella parte del sud dell’Umbria ,che sgravi l’ospedale di Terni da accessi impropri ed abbia il suo core proprio nella attività chirurgica programmata multidisciplinare, questo e’ indubbio. Altrimenti i cittadini dei nostri territori saranno costretti ad emigrare per ogni tipo di prestazione ospedaliera in territori lontani e di distanza e di appartenenza. Addirittura si potrebbe pensare di far tornare professionisti ,che in maniera poco lungimirante si e’ mandati via, oppure si potrebbe rivolgere lo sguardo verso Roma. Su questo punto e’ vero che se pur con gravi ritardi e’ stata firmata la delibera di accordo con l’ospedale di Terni per permettere ad alcuni chirurghi di Terni di venire nel presidio narnese. Ci auguriamo che non rimanga sulla carta come già altre volte e’ successo. Abbiamo preso atto dai dati riportati dal direttore Fiaschini che ancora alcune funzioni sono svolte in maniera eccellente nel nostro ospedale. Per il resto però Barberini si dimentica che i reparti sono in carenza di organico, ad es. la proposta delle minoranze non era dell’ambulatorio pediatrico ,ma di un servizio diurno pediatrico anche integrato con i distretti di Terni e Narni , che e’ cosa ben diversa. L’articolo dice testualmente” si e’ dovuto procedere alla chiusura del punto nascita…”, beh le cose non stanno cosi’, sono loro ,lui e la sua amica presidente che dopo aver detto prima delle elezioni che non era argomento all’ordine del giorno, subito dopo hanno attivato le procedure di chiusura, che non erano obbligate come ci vogliono far credere.
Operazione che ha portato un beneficio alle casse regionali di ben dieci milioni di euro che il Ministero della Sanità ha concesso alla Regione. Dove sono stati spesi quei soldi? Non certo a Narni
Che non e’ più rinviabile la definizione delle funzioni dei due presidi , assistenza e cura a Narni, riabilitazione ad Amelia con tutto ciò che ne consegue. Certo in attesa dell’apertura del nuovo ospedale, Per chi ci crede. Quindi secondo Barberini va tutto bene. Ma allora perchè Mercuri ha fatto lo sciopero ? E’ soddisfatto delle risposte avute? Cioè che non e’ vero che l’ospedale e’ sempre più marginale, per non dire assente, nei pensieri di chi comanda la regione? Non ha niente da dire? Riprende lo sciopero oppure e’ dovuto rientrare nei ranghi con la coda fra le gambe facendo una figura barbina? Questa ultima ipotesi ci pare sia la più vera visto come i socialisti si sono comportati in consiglio sulla loro mozione appunto a sostegno dello sciopero di Mercuri. Marcotulli ha fatto come il ferrini di quelli della notte,non capisco ma mi adeguo, dopo aver fatto un intervento intelligente e’ tornato sui suoi passi.
Concludiamo il nostro commento alla vicenda farsesca invitando nuovamente la compagna presidente a venire a Narni, non alla festa della sargiccia, come dice Bruschini, ma nella prestigiosa sede del consiglio comunale a spiegare ai narnesi del perchè della diversa allocazione delle risorse pubbliche nei vari territori, assumendosi le sue responsabilità politiche.