Liberati e Carbonari, consiglieri regionali del M5S, presentano un’interrogazione alla giunta regionale dell’Umbria. “COSP Tecno Service – spiegano i 5 Stelle – è associata al CNS, Consorzio Nazionale Servizi, ma non ha alcuna competenza nella realizzazione di edifici”
PERUGIA (Acs) – I consiglieri regionali del Movimento 5 Stelle, Andrea Liberati e Maria Grazia Carbonari annunciano una interrogazione alla Giunta regionale in merito all’ “affidamento da parte della Protezione civile /Cns a Cosp Tecno Service di un appalto milionario per moduli abitativi agli sfollati”. I due esponenti pentastellati chiedono “chiarimenti sull’appalto medesimo e anomalìe attese per le realizzazioni, con enormi disagi per la popolazione”.
Nello specifico chiedono all’Esecutivo di Palazzo Donini “se risulti che il bando sia sub judice, come apparso sulla stampa, e se comunque ritenga normale che un’azienda impegnata in servizi pubblici milionari nell’ecologia risulti essere il soggetto che oggi realizza le casette di legno, non avendo alcuna competenza in merito, informando se intenda protestare con il Governo, vista la prevista attesa di ben sette mesi per le forniture, con enormi disagi per la popolazione, quando note imprese del settore dichiarano pubblicamente e reiteratamente che, per l’esecuzione degli stessi lavori, occorrono anche meno di tre settimane, urbanizzazioni escluse”.
Nell’atto, Liberati e Carbonari spiegano che “in seguito al sisma dello scorso 30 ottobre e dopo i danni del 24 agosto, risultano oggi essere almeno 5000 gli sfollati dei Comuni umbri colpiti. Nel 2014/2015 CONSIP, per conto del Governo-Dipartimento di Protezione Civile, aveva indetto un bando in via preventiva per la costruzione di nuovi moduli abitativi in legno destinati all’emergenza. Tale bando fu vinto da CNS di Bologna e, secondo Il Corriere della Sera, ‘proprio quell’anno fu richiamato negli atti dell’inchiesta su «Mafia Capitale» per degli appalti relativi alla gestione di pulizie e rifiuti’. Il predetto articolo di stampa ricorda come all’epoca il direttore di CNS fosse ‘coinvolto in un’inchiesta sul clan dei Casalesi per concorso esterno in associazione mafiosa’”.
Liberati e Carbonari rimarcano come “oltre 100 casette modulari, destinate a piccola parte degli sfollati, sono già state ordinate e verranno ‘realizzate da COSP Tecno Service, associata al CNS’, secondo Il Corriere della Sera. COSP è stata in società nella Viterbo Ambiente con GESENU, che nel 2015 fu gravata da interdittiva antimafia. Come si evince dalla visura camerale – evidenziano in conclusione -, COSP non ha alcuna esperienza in merito alla costruzione di edifici, tanto che i codici camerali ATECORI non includono la relativa attività”.