Quattro amici al bar

M: Ahò, che dite, ci verrà gente a Viterbo per questa Caffeina Christmas?

B: Si vabbè, ma chi vuoi che ci venga, arriveranno quattro gatti.
Ti ricordi la mostra di quadri dell’anno scorso?
Non c’è venuto nessuno, e si pagavano solo cinque euro.

C: E allora la mostra degli Etruschi? Lì era pure gratis.

R: Ma poi non l’abbiamo mica organizzata noi. Che cosa ce ne frega se sarà un grosso insuccesso?
Pensiamo piuttosto a che cosa raccontare a questi quattro fessi quando ricominceranno a rompere le scatole dopo Natale.

M: E che gli vuoi rispondere?
Ma che ti frega, noi andiamo avanti per un’altro anno e poi saranno cazzi di chi verrà dopo.
Che io c’ho già tante rotture de scatole con questi sette dissidenti. Va a finire che faranno cadere l’amministrazione.
Ma io non mi dimetto, io vivo del mio, prima di fare Viterbo si dovrebbero fare i Viterbesi, le dimissioni si danno non si annunciano…

C: Ahò, e che fai? Ti metti a lanciare slogan con noi?
Guarda che ormai li conosciamo tutti.
E gioca…

B: Intanto che chiacchieri, segui il gioco.
E cala sto cazzo de asso!
Ma che ce frega de Caffeina. Verranno quattro sfigati che ancora credono a Babbo Natale. Ci dobbiamo preoccupare?

R: Guarda che quelli che ancora credono a Babbo Natale sono anche quelli che credono a noi, non disprezzateli.
Ce l’hai un carichetto anche piccolo?

C: Tiè, beccati sto tre di denari.
Ragà, noi non ci dobbiamo preoccupare di niente, penserà a tutto Rossi.
Gli abbiamo dato le piazze già a Gennaio?
E allora che altro dobbiamo fare? Non dovremo mica pensare a parcheggi, pulizie, servizio d’ordine, servizio informativo…

R: Lasciate stare i parcheggi che a quelli c’ho già pensato io.
Ho messo i pannelli informatici…

B: Si, vabbè, fra di noi non ci raccontiamo puttanate, i pannelli informatici…ma dai…
Piuttosto ce l’hai una scartina?

M: Io però ci penserei, hai visto mai viene gente.
Ahò, diciamoci la verità, come parcheggi stiamo messi male.
Per non parlare dei servizi. Stiamo sempre dicendo che vogliamo puntare sul turismo e poi, se per caso arriva gente, rifacciamo la figura dei peracottari. Nemmeno i gabinetti siamo in grado di dare, figuriamoci il resto.

C: Ahò, e pesca sta carta!
Ma che te frega. I parcheggi ci sono fuori delle mura, se li cercassero da soli. Ai cessi ci pensasse Caffeina. E pure alla monnezza.
Anche perché “quello”, dopo essersi preso la poltrona, è sparito completamente.
Sapete che fine ha fatto?

M: Si sarà perso dentro qualche cassonetto. Ah ah ah!
Comunque c’era all’inaugurazione.

B: Già, e c’è pure sempre alla fine del mese davanti alla cassa.
Non c’avevi un liscio? Cacchio, gli hai dato quattro punti.

M: Vabbè seriamente, che dobbiamo fare con Caffeina?
E se poi arriva davvero gente?
Siamo preparati ad accogliere i visitatori?
Non è che ci facciamo prendere come al solito per i fondelli?

C: E gioca e falla finita!
E se anche venisse gente che ti frega?
Non ci stanno i cessi? Pisciassero nei vicoli, come fanno in tanti.
Non ci stanno i parcheggi? E sono problemi loro.
Anzi, magari parcheggiassero a membro di cane, così poi gli mando i vigili e incassiamo un po’ di soldi.

B: Bella accoglienza, così poi non ci viene più nessuno a Viterbo.
Abbiamo vinto, il mezzo litro lo pagate voi.
Vogliamo fare un altro giro?

R: Ma si facciamo un’altra partita.
Ragazzi, mettiamoci in testa che noi rischiamo di non arrivare neanche alle prossime elezioni. Ci dobbiamo preoccupare per quattro sfigati che vengono in città?
Poi possiamo sempre dire che non ci sono i soldi, che non c’è personale, che la gente è zozza e nei cessi ci piscia, che butta la cartaccia per terra invece di riportarsela a casa…
Sono tre anni che li pigliamo per il culo, vi preoccupate adesso?
Smazza, va.

Chi saranno questi quattro amici vediamo se i nostri lettori indovinano. Libero sfogo nei commenti.

M. B. C. R.