Civitavecchia – Si è dimesso Carlini (M5S): maggioranza in crisi

Già a settembre il consigliere voleva lasciare il suo posto e ritirarsi in convento. “Scelta dolorosa ma irrevocabile”. Al suo posto subentra Luciano Girolami, non più ‘‘allineato’’ con i Cozzolinos Boy’s

CIVITAVECCHIA – ‘‘Manteniamo la calma ed andiamo avanti’’. Questo avrebbe detto il sindaco Cozzolino nel corso della riunione convocata d’urgenza a seguito dell’uscita dal movimento del presidente del Consiglio Alessandra Riccetti. Chissà se pensava che, dopo qualche ora, un’altra tegola si potesse abbattere sulla maggioranza. Patrizio Carlini si è infatti dimesso da consigliere comunale. In realtà la decisione era nell’aria già da tempo, tanto che lo stesso ex consigliere, nella lettera protocollata ieri mattina a Palazzo del Pincio, ha fatto riferimento al confronto di settembre con i vertici nazionali Bonafede e Fraccaro.

«La scelta di dimettermi ora – ha spiegato in una mail inviata ieri mattina ai colleghi di maggioranza – e non nelle ore immediatamente successive a tale incontro è dovuta alla volontà di non penalizzare ulteriormente l’amministrazione in quei momenti eccezionalmente concitati e, probabilmente, cruciali per la sua esistenza».

Ha parlato di senso di responsabilità, ripercorrendo il suo percorso iniziato nove anni fa nel M5S, componente del primo Meet Up certificato a Civitavecchia. «Anche per questo – ha aggiunto – la mia scelta è oltremodo dolorosa». Come già spiegato dal presidente Riccetti nel motivare la sua decisione di lasciare il M5S, anche Carlini ha parlato di disaccordo su una serie di scelte fatte dall’amministrazione: dalla terna per la presidenza dell’Authority agli obiettivi raggiunti con Enel, dalla gestione dell’idrico e alla vicenda del forno crematorio. Sottolineata poi «la presenza di un clima per niente positivo e via via sempre peggiore nelle dinamiche relazionali all’interno della maggioranza – ha aggiunto – fatto di accuse, false insinuazioni, aggressioni verbali, mancanza di trasparenza e condivisione delle scelte effettuate: ho ritenuto giusto, doveroso ed anche sano fare un passo indietro».

Una decisione, quella di Carlini – che già aveva lasciato lo scorso anno la delega all’idrico e la presidenza della commissione Lavori Pubblici – che ora apre nuovi scenari.

Qualche altro consigliere seguirà la sua strada e quella già tracciata da Riccetti?

Anche perché da due anni e mezzo ad oggi le cose sono cambiate all’interno dello stesso movimento; malesseri, malumori e mal di pancia sono aumentati. Al posto di Carlini siederà all’aula Pucci Luciano Girolami, primo dei non eletti, a quanto pare non più ‘‘allineato’’ come prima. Delegato per il quartiere di San Liborio, dipendente di Hcs, senza ancora saldo della tredicesima sul conto corrente, lo stesso Girolami nei giorni scorsi avrebbe lamentato proprio questo problema, anche attraverso i social network, parlando di una situazione paradossale ed intollerabile. Ed il Sindaco, secondo rumors insistenti, gli avrebbe tolto la delega.

Al primo consiglio utile la surroga.

«Valuterò se ci sono le ragioni per rimanere nel M5S, viste le varie situazioni aperte come Hcs, forno crematorio, tematiche ambientali – ha commentato – e ancora la scarsa trasparenza e la poca partecipazione dei cittadini. Questioni imprescindibili per me. Solo se ci saranno determinate condizioni e mi verranno fornite garanzie, ma ne dubito, deciderò il da farsi.

Certo è che non ho alcuna intenzione di dimettermi dal ruolo che mi è stato consegnato dai cittadini con il voto del 2014. Sono pronto a dare battaglia».

«Da Luciano, così come da tutti gli altri colleghi consiglieri del M5S – ha poi spiegato il capogruppo Emanuele La Rosa – mi aspetto un contributo di idee e una discussione costruttiva in maggioranza dove tramite il confronto prima, e la votazione poi, abbiamo sempre preso tutte le decisioni. Luciano in più di un’occasione ha espresso delle perplessità sul nostro operato, aspettiamo la sua voce nel dibattito interno con molta serenità e nessun pregiudizio nei suoi confronti». Il confronto è previsto per oggi, per capire la direzione da prendere. «Al di là della lettera protocollata, il cui contenuto non è condiviso nei concetti da noi colleghi consiglieri – ha concluso La Rosa – prendiamo atto di questo gesto di coerenza di Carlini: se non si condivide il progetto o se non si ha la forza, per motivi personali o altro, di portarlo avanti, è giusto e coerente con i principi del M5S dare le dimissioni e far entrare il prossimo in lista».

 

 

fonte: civonline.it