ricostruzione post sisma, nuove rivelazioni alle “Iene”

i consiglieri della Lega Nord Fiorni e Mancini: “anche Errani boccia la gestione delle casette”  il Senatore Candiani annuncia atto parlamentare

In sede di Consiglio Regionale, fin dall’annuncio dell’esito del bando per l’assegnazione della ricostruzione delle casette post sisma, vinto dal CNS e affidato alla Cosp Tecnoservice, la Lega Nord Umbria aveva espresso perplessità in relazione all’effettiva competenza della Cosp nel cimentarsi in un’attività, quella edilizia appunto, che non l’aveva mai vista operativa. “Perchè affidare questo compito ad una realtà che non ha mai costruito niente? Considerata l’urgenza e l’importanza dell’intervento, non sarebbe stato meglio rivolgersi a chi aveva già lavorato in questo campo?”. Lo aveva chiesto, mesi fa in Aula, il capogruppo Emanuele Fiorini insieme al collega consigliere Valerio Mancini.

Oggi quelle domande tornano alla ribalta, dopo il servizio mandato in onda dalla trasmissione di Italia1 “Le Iene” che ha riportato le dichiarazioni del Commissario alla ricostruzione, Vasco Errani, il quale ha ribadito come la realizzazione delle casette proceda “troppo a rilento”. Parole che hanno confermato le nostre preoccupazioni: solo 18 casette operative in sei mesi, continui ritardi e una società, come la Cosp, che non ha i requisiti per svolgere questo incarico.

L’inviata de “Le Iene”, tra l’altro, ha posto in evidenza i collegamenti esistenti tra la Cosp Tecnoservice, il presidente Danilo Valenti, anche vice presidente Legacoop e la presidente Catiuscia Marini, dirigente Legacoop in aspettativa.
Il servizio tv si è soffermato anche sul coinvolgimento di CNS e Cosp Tecnoservice nell’inchiesta Mafia Capitale e i rapporti con Salvatore Buzzi, ponendo interrogativi inquietanti sia dal punto di vista legale che etico-politico. Sappiamo che la Cosp non è coinvolta nell’inchiesta, ma è altrettanto vero che ha partecipato a tre consorzi per la raccolta differenziata a Roma, tutti riconducibili a Buzzi e che la CNS è stata condannata dal Consiglio di Stato per “manipolazione del mercato” in relazione alla vicenda del bando del 2012 relativo alla pulizia delle scuole con conseguente “perdita di requisiti morali”.

Inoltre, anche se la Cosp risulta essere nella “white list” delle imprese, nell’interdittiva antimafia per “Viterbo ambiente” il prefetto di Viterbo sottolineava come la stessa Cosp sia “gravata da un concreto pericolo di infiltrazioni mafiose in grado di condizionare le scelte e gli indirizzi dell’impresa” e che “le risultanze investigative e giudiziarie giustificano la ragionevole sussistenza che le scelte economiche della società siano condizionate o condizionabili dalla criminalità organizzata”.

A tal proposito il senatore Lega Nord, Stefano Candiani presenterà un atto parlamentare per chiedere di far luce sull’intera vicenda: bando di affidamento al CNS e incarico diretto alla Cosp Tecnoservice.