Il 6 e 7 maggio sarà possibile visitare gli impianti nucleari italiani in smantellamento. 2.400 visitatori già registrati: tutto esaurito per le centrali nucleari di Trino (Vercelli) e Caorso (Piacenza). Per visitare gli impianti di Latina, Saluggia (Vercelli) e Sessa Aurunca (Caserta) è possibile prenotarsi fino al 20 aprile sul sito www.sogin.it
ROMA – Mancano poco più di due settimane alla chiusura delle iscrizioni per partecipare il 6 e il 7 maggio ad “Open Gate 2017”, l’iniziativa con cui Sogin apre le porte dei siti nucleari in decommissioning di Trino (Vercelli), Caorso (Piacenza), Latina e Garigliano (Caserta) e, per la prima volta, dell’impianto Eurex di Saluggia (Vercelli).
Le iscrizioni on line su www.sogin.it si sono aperte lo scorso 20 marzo, dando la possibilità di scegliere l’impianto da visitare e prenotare per uno dei percorsi previsti, “zona controllata” e “zona non controllata”. La partecipazione all’evento è gratuita.
In soli dieci giorni le adesioni ricevute sono state oltre 2.400, registrando il “tutto esaurito” per le centrali di Trino e Caorso e per la “zona controllata” dei restanti impianti.
Entro giovedì 20 aprile è ancora possibile prenotare on line su www.sogin.it la visita alla “zona non controllata” di Saluggia, Latina e Garigliano, scegliendo uno fra i diversi turni programmati dalla mattina fino al tardo pomeriggio. In questa zona possono accedere, se accompagnati, anche i minori a partire da sei anni.
Nell’Eurex di Saluggia il percorso “zona non controllata” permette di visitare il cantiere dell’impianto Cemex per il condizionamento dei rifiuti radioattivi liquidi e il nuovo deposito temporaneo dei rifiuti radioattivi D2. La “zona non controllata” del Garigliano riguarda, invece, la sala controllo, l’area “box counter”, funzionale alla caratterizzazione dei rifiuti radioattivi, e l’area esterna al cantiere per la bonifica della trincea dove erano stati interrati i rifiuti radioattivi durante l’esercizio della centrale. A Latina, infine, le tappe sono la sala controllo, l’edificio reattore, l’impianto LECO per il trattamento dei fanghi radioattivi e il deposito temporaneo D1.
Le visite, della durata di circa due ore, saranno guidate dai tecnici Sogin che racconteranno la storia di questi siti industriali, unici nel loro genere, e il lavoro che svolgono ogni giorno con l’obiettivo di chiudere il ciclo nucleare italiano, garantendo la sicurezza della popolazione e dell’ambiente.
Sogin accoglierà complessivamente 3.240 persone che avranno l’occasione di conoscere le modalità e le tecnologie adottate nello smantellamento degli impianti nucleari e nella gestione dei rifiuti radioattivi.