MONTALTO DI CASTRO – L’ultimo Consiglio comunale non è piaciuto neanche al Movimento Cinque Stelle, che dice la propria a seguito dell’intervento del presidente della Fondazione Vulci, Carmelo Messina, subito dopo la chiusura dell’assise.
“Dagli scranni dei consiglieri – dichiara il Movimento Cinque Stelle – il presidente si è prodigato in una arringa difensiva che lo ha portato a ricevere sia le scuse del sindaco che le attestazione di stima dei presenti. Il nome del sig. Messina compare nella pubblicazione di alcune intercettazioni telefoniche emerse nell’ambito dell’inchiesta Piramide coordinata dalla DDA di Catania su un traffico illecito di rifiuti nella discarica nel comune siciliano di Melilli. In particolare un colloquio telefonico tra l’imprenditore arrestato Carmelo Paratore e lo stesso Messina circa il proposito di apertura di una discarica rifiuti in Turchia. L’imprenditore Carmelo Paratore ed il figlio Nino sono ritenuti dalla Procura di Catania soci e prestanome di Maurizio Zuccaro esponente di rilievo della famiglia Santapaola. Sulla discarica Cisma Ambiente di Melilli in cui veniva smaltito, tra l’altro, il pericolosissimo polverino dell’ Ilva Taranto sono state presentate interrogazioni parlamentari ed europarlamentari dai nostri rappresentanti del movimento 5 stelle”.
“Il sindaco Caci – commenta il candidato sindaco Francesco Corniglia – nell’ultimo Consiglio comunale ha assunto su di sé la responsabilità di rinnovare la fiducia al presidente della Fondazione Vulci Carmelo Messina ricoprendolo con parole di stima. Avrei preferito un passo indietro da parte di quest’ultimo od in estrema ratio la richiesta di una lettera di dimissioni. Niente di tutto questo. Difficile rimanere indifferente leggendo le notizie riportate. Una indagine pluriennale della DDA che scopre l’ennesimo intreccio mafia-politica. Il fiume di soldi sporchi che nasce dai proventi illeciti nella gestione dei rifiuti con un danno ambientale e sociale enorme. La giustizia farà il suo corso, ma le risultanze delle intercettazioni con il signor Carmelo Paratore per me sarebbero bastate”.
“Sicuramente – conclude Corniglia – il sindaco Caci a fronte di tanta sicurezza avrà controllato la mancanza di carichi pendenti, il certificato penale e quello antimafia del signor Messina. Come noi abbiamo fatto per i nostri candidati alla carica di consigliere comunale per le prossime elezioni”.