Calvi dell’Umbria: la tassa per l’occupazione di suolo pubblico è uguale per tutti?

il “mistero” non ancora svelato sulla mappatura e regolarità rispetto alla presenza dei ponti radio sul “Monte San Pancrazio”.

Basterebbe solo una semplice conta di matematica elementare per sapere quante antenne ci sono in vetta al “Monte San Pancrazio”, riscontrarle con i contratti stipulati con il comune e il gioco è fatto. Chi è in regola bene, mentre per chi ha installato un’antenna senza autorizzazione si procede con la denuncia e richiesta danni. Molto semplice, elementare come detto.

Invece a Calvi dell’Umbria non sembra essere così, perché le amministrazioni comunali che si sono succedute pare non sappiano nemmeno chi alloggia in casa propria; e questo lo si può leggere nella documentazione comunale e pubblica allegata in fondo a questo articolo.

I documenti allegati riguardano le antenne o ripetitori installati sulla vetta del “Monte San Pancrazio” e sono: 1 – la deliberazione del consiglio comunale di Calvi dell’Umbria n. 7 del 30/04/2016; 2 – il regolamento per l’applicazione del canone per l’occupazione di spazi ed aree pubbliche e relativi allegati.

Leggendoli tutti quello che più salta agli occhi per quanto in esso scritto è soprattutto la deliberazione n. 7/2016, cioè il verbale contenente la trascrizione del relativo consiglio comunale tenutosi in pari data “alle ore 11:13, nella sala delle adunanze consiliari del Comune suddetto”.

La parte di seguito trascritta (il resto è possibile leggerlo nei documenti allegati) riguarda le parole pronunciate in quella sede dall’attuale sindaco, dr. Guido Grillini (fino al 31 maggio 2015 capo gruppo di minoranza); dal sig. Alfio Nesta e dr.ssa Francesca Fiorucci attualmente capogruppo e consigliera di minoranza (fino al 31 maggio 2015 assessori e quindi maggioranza).

(La specificazione dei ruoli attuali e passati delle persone citate serve solo a far comprendere meglio che nessuno di loro era estraneo ai fatti oggetto di consiglio comunale).

Apre la seduta il sindaco Guido Grillini, a seguire i consiglieri Nesta, Verdinelli, Fiorucci, Spaccasassi e Picchi.

Inizio della parte estrapolata dal documento originale

Sindaco: L’Amministrazione, vista l’attuale normativa, ha deciso di porre mano alla vecchia regolamentazione in materia di COSAP, proponendo l’approvazione di un nuovo regolamento che garantisca trasparenza nell’azione amministrativa e stabilisca criteri determinati e più precisi nell’applicazione del canone, prevedendo una maggiore equità e proporzionalità delle tariffe. Ci interessava tra le altre cose, chiarire la situazione di Monte San Pancrazio, dove bisognava fare un’opera di ricognizione per verificare l’effettiva presenza sul posto dei soggetti operanti. L’ARPA ha già iniziato l’operazione di ricerca sul territorio per identificare e individuare la presenza dei vari ripetitori e dei cosiddetti ospiti. Viene individuata, nell’allegato B, per la categoria F) : Monte San Pancrazio, visto che gli impianti hanno un rilevante impatto ambientale e turistico, una tariffa di 100,00 Euro al metro quadro. Per ogni ricetrasmittente o ripetitore ospitato il concessionario dovrà versare Euro 1.500,00 e comunicare tempestivamente l’ospitalità.

Nesta: Ricordo che nella passata consultazione abbiamo cercato di porre ordine ad un abusivismo diffuso. Si iniziò una trattativa con Radio Subasio. Si cercò di portare a reddito quanto più possibile, rendendo legali gli abusivismi diffusi. A tal fine si cercò di far pagare anche se meno di quello che era auspicabile. Cercammo così di indirizzare su un unico gestore (Subasio) l’onere di costruire l’antenna. Il vantaggio era che Radio Subasio costruiva l’antenna e quindi gli altri si attaccassero sull’antenna. La nostra strategia era quella di rendere quanto più fruttifero uno stato di cose che era peggiore di quello che avete trovato.

Sindaco: Ci sono evidenti difficoltà nel riscuotere i canoni.

Nesta: E’ un problema diffuso.

Sindaco: il problema maggiore riguarda la ricognizione dello stato di fatto. Non riusciamo a sapere  quello che c’è.

Verdinelli: non sono stati individuati i soggetti ospitati?

Sindaco: stiamo facendo il possibile, anche l’ARPA ci sta dando una mano.

Fiorucci: ai fini del canone COSAP OK, ma è configurabile il reato di abusivismo, può ipotizzarsi una fattispecie penale?

Sindaco: esiste la possibilità. Comunque ci sono varie irregolarità da mettere a posto. Tra queste anche postazioni appartenenti ai Carabinieri.

Fiorucci: il discorso è più ampio. Va considerato anche l’aspetto ambientale. Se interviene l’ARPA siamo più tranquilli. Ci potrebbero, comunque, essere problemi per gli incassi futuri. Il rischio dell’aumento anche se giustificato potrebbe invogliare anche coloro che pagano a trovare alternative.

Sindaco: su questo si è riflettuto. San Pancrazio è un punto strategico.

Fiorucci: la strategia di San Pancrazio è riconosciuta, ma non so se alle nuove condizioni c’è convenienza. Comunque anche il Ministero dell’Interno considerava tale San Pancrazio, coì come anche i Vigili del Fuoco si servono di tale luogo. In caso decidessero di andare via cosa si prevede?

Sindaco: la rimessa in pristino dei luoghi. Ma tal spesa è più alta che mantenere la  struttura.

Spaccasassi: Internet ha bisogno di Monte San Pancrazio.

Picchi: è necessario per l’uso di Internet  mantenere le strutture in luogo.

Fine della parte estrapolata dal documento originale

Quanto emerso in consiglio comunale porta a formulare le seguenti domande.

1-il sindaco ha detto che “bisognava fare un’opera di ricognizione per verificare l’effettiva presenza sul posto dei soggetti operanti” e che “non riusciamo a sapere quello che c’è”. Quindi, ad oggi: è stata fatta tale ricognizione? E che esito avrebbe avuto questa ricognizione? Quante antenne ci sono? Sono tutte in regola con il contratto d’affitto? Quanti soldi entrano nelle casse comunali?

2-che cosa dovrebbe saper fare in più l’ARPA rispetto al personale comunale visto che c’è solo da contare il numero delle antenne radio presenti e verificare che corrispondano al numero dei contratti stipulati con il comune di Calvi dell’Umbria?

3-ha un costo per le casse comunali incaricare l’ARPA per un’attività di semplice conta e riscontro contrattuale che può fare chiunque?

4-perche la consigliera Fiorucci dice “Se interviene l’ARPA siamo più tranquilli”: che significa? E perché se è così rassicurante investire l’ARPA non è stato fatto dall’amministrazione comunale precedente della quale faceva parte insieme a Nesta?

5-quando il consigliere Nesta dice “abbiamo cercato di porre ordine ad un abusivismo diffuso rendendo legali gli abusivismi diffusi”: a chi fa riferimento? Chi erano questi abusivi? E questi abusi sono stati denunciati? E se non sono stati denunciati, perché e chi ne ha beneficiato?

6-perche la consigliera Fiorucci chiede: “ma è configurabile il reato di abusivismo, può ipotizzarsi una fattispecie penale?”?

7-perché il sindaco Grillini dice che “ci sono varie irregolarità da mettere a posto. Tra queste anche postazioni appartenenti ai Carabinieri”?

8-perché il sindaco Grillini adombra sospetti di “irregolarità” sull’Arma dei Carabinieri quando invece tra i pochi regolari ci sono proprio gli affittuari istituzionali?

9-perche il consigliere Nesta dice “A tal fine si cercò di far pagare anche se meno di quello che era auspicabile”? Che significa che a Calvi dell’Umbria le regole si applicano ad personam? E chi sarebbero, se esistono, i beneficiari di queste disparità? E perché ci sarebbero queste disparità?

10-perche in una pubblica assemblea si parla di siti sensibili riservati ad apparati dello Stato che per motivi di sicurezza nazionale dovrebbero restare estranei al pubblico?

Seguono gli allegati.

1-DELIBERAZIONE

 

2-REGOLAMENTO E ALLEGATI