il candidato sindaco fa il punto della situazione su una delle aziende più importanti del territorio
La vicenda della ex Sgl carbon è una delle pagine più brutte e tristi della storia narnese, perchè la fabbrica era la storia di Narni. Un intera comunità nata intorno ad essa, basta vedere lo sviluppo di Narni Scalo, un paese sorto intorno ad essa.
Il modo vergognoso, con delle tinte ancora oggi assolutamente indecifrabili e inspiegabili, in cui si è voluto gestire tutta la vicenda, ha segnato il destino di centinaia di lavoratori e delle loro famiglie.
Una Amministrazione che per mesi è andata avanti ciecamente e da sola, senza ascoltare e consultare le forze sociali, le maestranze, nonostante le continue ed incessanti pressioni da parte di tutti, affinchè si aprisse un tavolo di trattativa che vedesse coinvolti tutti gli attori protagonisti, e che invece ha portato solo all’epilogo che ormai drammaticamente è sotto gli occhi di tutti.
Ancora ad oggi siamo in attesa del Piano Industriale presentato dalla Morex che ha consentito a quest’ultima di acquisire la Fabbrica.
Quali garanzie hanno delineato le scelte, facendo in modo che si mettessero sempre in primo piano le esigenze, di quello che tutti avevano capito essere un improbabile quanto impresentabile imprenditore, meno che l’amministrazione comunale.
Perchè si è voluti andare avanti ciecamente non ascoltando le continue rimostranze, non solo da parte sindacale, ma anche dei lavoratori, i quali sin dal primo giorno si erano resi conto che quanto presentato nella triste festa di inaugurazione della Elettrocarbonium, con tanto di patetico suono di una improbabile sirena, non era assolutamente un progetto credibile e tanto meno realizzabile, visto la mancanza totale di progettualità imprenditoriale, come pure le coperture finanziare atte a garatirla.
Le nostre sono delle domande di una onestà intellettuale innegabile, che non vogliono assolutamente fare propaganza elettorale sulla pelle dei cittadini, ma che vogliono riportare all’attenzione di tutti
quelle che sono delle innegabili ed incontestabili responsabilità, e soprattutto a chi vadano ascritte.
Riteniamo che il Sindaco e tutta la amministrazione comunale debbano spiegare non tanto a noi, ma in primis ai lavoratori e alle loro famiglie e non da ultimo a tutta la collettività, cosa è successo con la Morex, perchè si è voluto gestire tutta la vicenda da protagonisti, senza averne evidentemente ne le capacità e tantomeno la visione di insieme per poterlo fare.
A distanza di 3 anni dall’epilogo ancora ad oggi non si riesce a capire cosa stia accadendo, ogni giorno si parla di continue manifestazioni di interesse su questo sito, ma non si vuol dire quale sia davvero ,lo stato dell’arte.
Noi diciamo in modo netto e chiaro, sia alla multinazionale che al liquidatore, che per quanto ci riguarda i tempi pretendono delle risposte che non siano più delle vane promesse, visto che siamo a gli sgoccioli dei benefici di legge che stanno accompagnando i lavoratori e che si vedrebbero a distanza di poco tempo, azzerare qualsiasi forma di sostentamento.
Non pensi il liquidatore che questo temporeggiare possa durare in eterno, pretendiamo dei progetti seri, credibili, ma soprattutto realizzabili, non sogni nel cassetto che possano servire a procastinare in modo infinito tutta la partita della bonifica.
Per quanto ci riguarda se non avremmo la certezza di un futuro certo sia per i lavoratori che per tutta la comunità narnese, non ci accontenteremo di certo di una bonifica in “continuità produttiva”, ma chiederemo con forza un cambio di destinazione d’uso dell’intera area e non solo di “Narni1”, come invece sembra interessare alla multinazionale. Occorrerà restituire a Narni e a tutti i narnesi la dignità calpestata con le politiche meramente speculative di una multinazionale del tutto insensibile di cosa rappresenti e abbia rappresentato per tutti quella fabbrica.
Chiediamo al Sindaco e a tutta la giunta di farsi da parte visto i drammatici risultati ottenuti quando hanno agito in solitudine al di la di ogni ragionevole spiegazione, ma soprattutto perchè i fatti hanno palesato di non esserne assolutamente in grado di farlo.