Riceviamo e pubblichiamo dall’avvocato Pietro Tidei – “Dopo tre anni e centinaia di migliaia di euro (dei civitavecchiesi) sperperati per pagare i compensi ed i rimborsi spese, sempre più esosi di Micchi e dei suoi costosissimi consulenti, si scopre che la tabella dei debiti di HCS, preparata da questi signori … praticamente è da rifare.
Così i commissari giudiziali, nominati dal Tribunale, dinnanzi ad indicazioni assolutamente incomprensibili, hanno richiesto al Giudice una proroga per l’assemblea dei creditori che si svolgerà così, non più il 5 maggio, ma a metà giugno, forse. Anzi, no: il 12 luglio.
Il Giudice, resosi conto della situazione critica, ha infatti concesso immediatamente la proroga richiesta e sembra sia già disponibile ad allungare ancora i tempi, almeno fino a quando non sarà comprensibile quanto indicato dal “supermanager” Micchi. Sembra, infatti, che tra i debiti indicati dal “grande” professionista e quelli reali, verificati dai Commissari, corra la stessa differenza che c’è tra il giorno e la notte.
Sommessamente mi tocca ricordare ancora una volta che nel novembre 2013, dopo l’incomprensione con il Tribunale, la Giunta Tidei raggiunse un accordo con tutti i fornitori che sarebbero stati pagati praticamente per intero (80%) con il finanziamento che doveva essere deliberato la sera del 25 novembre 2013 nella assemblea dei soci. Sappiamo che la sfiducia alla Giunta depositata la mattina dello stesso giorno, rese impossibile l’iniziativa. All’epoca però i debiti erano pari a poco più di 20 milioni ed erano in costante riduzione.
Oggi – dopo tre anni di chiacchiere e poco più – i debiti complessivi sono lievitati a 60 milioni di euro (ed aumentano ogni giorno). Debiti che dovranno pagare i fornitori (300 piccole ditte e professionisti locali) a cui in pratica non sarà pagato niente (20% forse in cinque anni).
Civitavecchia non ne può veramente più. E’ da tempo che invoco l’intervento della Magistratura e apprendo con soddisfazione che in molti stanno esponendo i fatti alla Autorità Giudiziaria. E’ certo se un qualsiasi altro debitore si permettesse di sottrarre ai creditori l’asset di maggior valore, sarebbe consegnato alle patrie galere senza indugio. Voglio quindi proprio vedere chi voterà la delibera con cui si trasferiranno i servizi da HCS alla New. co., con palese frode dei creditori, ossia centinaia di concittadini.
Voglio vedere chi tra i consiglieri avrà il coraggio di assumersi la responsabilità di frodare i propri concittadini e di rispondere inevitabilmente della questione dinnanzi al Giudice penale e contabile.
In molti mi sono testimoni. Ho ripetutamente proposto a questi sciagurati di adottare l’unico atto dignitoso ed opportuno: le dimissioni. Ma visto che non mi ascoltano e che non posso permettere che si continui su questa china, anticipo che sarà mia cura, nei prossimi giorni, depositare un dettagliato esposto (già pronto), alle Autorità competenti, sui fatti inverecondi registratisi intorno alle società municipalizzate”.