A quanto pare tutto il mondo è un paese, anche il consiglio comunale di Valentano è uno show, vi proponiamo lo sfogo di una cittadina pentita di aver dato fiducia ad una maggioranza che parlava bene ma razzola malissimo, come qualcuno di nostra conoscenza.
Altra convocazione del Consiglio Comunale, altro giorno di ferie per chi a Valentano vorrebbe capire di cosa discutono i nostri politici e del perché paghiamo loro i gettoni di presenza.
Vorranno scusarmi gli amici Valentanesi se ancora una volta intervengo su materie che poco mi competono, ma, visto lo spettacolo impietoso a cui ho assistito lo scorso venerdì in Consiglio Comunale, credo sia mio dovere informare i cittadini dell’ennesima puntata di questo spassoso show, anche per dare un senso al giorno di lavoro che ho perso…
Un consiglio iniziato male e finito peggio, su cui ben poco si può ragionare. Ma andiamo per punti…
Che dire della discussione, o meglio del silenzio che ha accompagnato l’approvazione del bilancio Consuntivo? Numeri alla mano, l’unica cosa che ho capito, è che un altro anno è stato buttato al vento, cosa che ormai avevamo percepito un po tutti… anche chi, come me, ha sbagliato dando fiducia alle promesse elettorali di una maggioranza che parlava bene, ma poi razzola malissimo.
Che dire poi del Capogruppo Peluso, che nel vano tentativo di mettere in difficoltà la minoranza, chiede spiegazioni su una presunta domanda di accesso agli atti effettuata l’11 di febbraio scorso da un Consigliere, che, a suo dire, l’avrebbe trasmessa agli uffici prima del suo insediamento… Mistero da due soldi presto risolto! In realtà scopriamo che invece è proprio Peluso a non saper distinguere tra la data d’invio di una mail PEC, contente la domanda di accesso in questione, e quella giustapposta alla firma digitale del consigliere.
Per carità, errore comprensibile, forse ai tempi in cui era segretario a Montalto non esisteva ancora la mail PEC e neanche la firma digitale, ma la frittata ormai è fatta…
Non parliamo poi dell’inutile difesa d’ufficio balbettata dalla maggioranza per giustificare il mancato accredito del Comune alla rete museale della Regione, visto che tutte le domande curate dalla maggioranza sono state prontamente cestinate… Eppure il sito dell’Assessorato alla cultura della Regione Lazio parla chiaro ed è visibile a tutti, Valentano ha presentato 7 domande di accredito, tutte e sette inoltrate fuori tempo massimo e incomplete dei documenti richiesti. Pur di salvare la faccia, questa maggioranza mette anche in discussione gli atti ufficiali delle Istituzioni di livello superiore, nel vano tentativo di mistificare la propria clamorosa inadempienza.
Per concludere il mio sfogo, non posso che mostrare tutta la mia solidarietà al Consigliere Valerio Strada, che non può usufruire delle ferie a piacimento e dunque si è visto costretto a diffidare (per bocca dei presenti) il vicesindaco dal reiterare l’ennesima convocazione alle fatidiche ore 9:00 di un giorno infrasettimanale. Per quanto ho capito la legge sarebbe dalla sua, ma Vicesindaco e colleghi hanno fatto orecchie da mercante anche in questo caso, forse felici di averlo obbligato all’assenza. E dire che sarebbero 8 contro 3!
Ma d’alta parte, tra consigli convocati (come sempre) a orari proibitivi, iniziative della minoranza neanche trascritte all’ordine del giorno e diffide cadute nel vuoto, la democrazia a Valentano pare essere bella che sepolta. Non resta che sperare nell’intervento del Prefetto per ristabilire uno stato di diritto, ormai vergognosamente decaduto ma, intanto, un altro giorno di ferie se n’è andato.
Insomma, ci sarebbe tanto da dire, ma il tutto si commenta da solo, anche perché, da parte mia, non c’è voglia di far polemica, io vorrei solo capire il perché Valentano sembri essere tanto abbandonato. Vorrei solo capire il perché di un centro storico tanto bello ma vuoto, il perché di negozi sempre deserti, il perché degli affitti ridotti pressoché a canone calmierato e il perché di un mattone su cui tanti hanno investito e che vale oggi così poco (e preciso che non sono un agente immobiliare, ma solo un’insegnate dispiaciuta per il suo paese). Soprattutto vorrei capire perché, davanti a tante problematiche, questa maggioranza non fa proprio niente!
Giuseppina Venanzi, cittadina pentita