Delegato alla “fuffa”, ancora non si è insediato il consiglio, ancora da ratificare le surroghe e lui già fa comunicati stampa deliranti. Un personaggio tutto da scoprire
TARQUINIA – Ieri abbiamo scritto del blitz compiuto dal personaggio folcloristico rappresentato da tale Stefano Zacchini che si è presentato ad una palestra cittadina e, spacciandosi per consigliere comunale delegato allo sport, ha proferito minacce di cacciata per un episodio legato ad uno striscione i dirigenti della Cosmo Boxe.
Noi non avevamo scritto molti dettagli perché immaginavamo la reazione di questo personaggio che, spinto dal delirio di onnipotenza che lo ha colpito sulla strada delle ultime elezioni, avrebbe risposto autoaccusandosi anche di reati penalmente perseguibili su querela di parte (o anche no).
Atteniamoci ai fatti. Zacchini, in risposta al nostro articolo, scrive un comunicato dove si autodefinisce consigliere delegato. Dunque un pubblico ufficiale nell’esercizio delle proprie funzioni.
Ha dispensato minacce più o meno velate di cacciata a quelli della Cosmo e si è subito sbrigato a spiegare che il tutto è avvenuto nella massima educazione.
Peccato che ad oggi, Stefano Zacchini, non solo non è ancora consigliere comunale ma non può certo essere ancora delegato allo sport fino a quando la giunta non si insedierà ufficialmente il 13 prossimo e saranno votate le surroghe e cioè il suo ingresso ufficiale in consiglio comunale a Tarquinia.
Non sappiamo se i dirigenti della Cosmo Boxe lo denunceranno e neanche ci interessa più di tanto, quello che emerge da questo nuovo corso è l’inadeguatezza di certi personaggi che, nel corso del tempo, andremo a scoprire; almeno fino a quando andrà in scena la sagra della birretta che spacciano per l’emanazione della ben più blasonata festa che si svolge a Monaco di Baviera nell’ultima settimana di settembre.
Quello che lui mette nero su bianco, affidandolo ad un altrettanto poco esperto di comunicazione è davvero incredibile, andiamo a sezionarlo e commentarlo:
“Giovedì pomeriggio – spiega infatti Stefano Zacchini – su disposizione del Sindaco Pietro Mencarini, mi sono recato all’interno della palestra di pugilato. Sono entrato educatamente come è mio stile e ho avuto un colloquio con i responsabili della società sportiva ‘’Cosmo Boxe’’».
Dunque è stato il neo sindaco Pietro Mencarini ad affidargli un compito così spigoloso evitando che a tale “disguido” fossero i vigili urbani, semmai ce ne fosse stato bisogno, ad accertare eventuali comportamenti non regolamentari.
Come può il sindaco aver fatto questo ben sapendo che non ci sono regolamenti applicabili in quanto mai fatti sottoscrivere alle società sportive convenzioni e obblighi di legge?
Un mistero davvero grande ma che lascia riflettere da quale padella si è caduti e su quale fornello a gas siamo andati a finire.
«Sono sorpreso e amareggiato e rispedisco con forza al mittente questa ricostruzione giornalistica – conclude il delegato Stefano Zacchini – Capisco che la nostra azione possa dare fastidio a qualcuno, ma assieme al sindaco Pietro Mencarini vogliamo riportare la correttezza in ogni ambito della vita comunale, anche nell’utilizzo degli impianti sportivi, perché tutti devono avere le stesse possibilità».
Questo ultimo passaggio si commenta da solo. Un’ultima cosa la aggiungiamo noi a certi personaggi. Prima di insegnare agli altri il significato delle parole “educazione” o “rispetto” bisognerebbe metterle in pratica.
Come dimenticare quando dal furgoncino della birra ad asporto del Zacchini con sdegno e maleducazione fu negata una birra a Moscherini solo perché antagonista di Mencarini?
Correttezza?
Ne parliamo più avanti perché su Zacchini c’è da scrivere molto, moltissimo.
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