Palmieri promette manganellate a sangue finché morte non sopraggiunga. L’elettricista delegato alla portualità mondiale, Fortunato, pronto ad incontri di MMA in mimetica contro Pierotti & Co. Padellone in mano ai sabotatori e Incitur che partecipa, per nome e conto di D’Antò, agli incontri di HCS e ieri, sulle problematiche di Largo della Pace a Molo Vespucci
CIVITAVECCHIA – Altro che acqua che sgorga rigogliosa dai rubinetti dei civitavecchiesi. Altro che falle e perdite nelle condotte idriche in ogni dove. No, a tenere banco in questa calda, torrida estate, sono stati gli uomini del sindaco napoletano di Civitavecchia Antonio Cozzolino.
Con la mente torniamo indietro a qualche settimana fa quando lui, il sindaco, si auto celebrava per aver risparmiato soldi pubblici definendosi un “buon padre di famiglia“.
Padre senza figli aggiungiamo noi. Non ha speso i soldi perché nulla ha fatto o poco più se non per la sua pletora di leoni che sono passati alle minacce fisiche, alle manganellate da percuotere con un “mattarello” che tal “Cazabbubelo” Palmieri avrebbe promesso a coloro che avrebbero effettuato degli scatti fotografici in un luogo pubblico, precisamente al Ghetto.
Palmieri non ha digerito che qualcuno abbia immortalato l’ex assessore Pantanelli insieme a quello in carica Floccari, lavorare alacremente all’interno e all’esterno della sua pizzeria in vista dell’inaugurazione.
A dar man forte al novello mattarellatore del Ghetto è giunto l’elettricista prima, consigliere poi, adesso addirittura membro del comitato di gestione dell’Autorità Portuale, Francesco Fortunato.
Insomma, i civitavecchiesi si devono piegare a questo nuovo modo di fare politica. Affamati, assetati e randellati se osano contraddire o contrariare qualcuno del gruppo dei napoletani.
A proposito di napoletani migrati e oggi “padroni” di Civitavecchia. Un paio di persone, che pare gestiscano una società di nome Incitur, per la seconda volta consecutiva, si sono presentati a due incontri pubblici dichiarando di rappresentare l’assessore D’Antò. La prima circostanza legata alla vicenda HCS, la seconda ieri, quando si sono seduti negli uffici dell’Autorità Portuale insieme ai titolari e/o rappresentati di agenzie marittime, turismo, taxi e ncc per parlare di come riorganizzare Largo della Pace. Boh! Un ex bravo muratore, amico di Cozzolino, già colpito in passato da polemiche legate ad una specie di carta dei servizi che offriva sconti a go go e che oggi parla per nome e conto di un assessore. Magari ci spiegheranno.
Come dovrà spiegare il sindaco che, dal suo profilo facebook, catechizza i suoi e impone una strategia ben precisa da seguire. Se accade qualcosa che riguarda direttamente l’amministrazione la colpa deve essere sempre di Tidei, Moscherini, De Sio ecc. ecc.
Se invece qualcosa capita a qualcuno della “squadra” non c’è dubbio su cosa gridare: “sabotaggio“.
L’ultimo episodio legato al festa culinaria a piazza degli eventi de Il Padellone. Non hanno spiegato perché il pesce è diventato una specie di corpo estraneo all’evento culinario, non hanno dichiarato che l’organizzatore, Luigi “il” Magnifico, è stato un superficiale, uno sprovveduto, un maleducato, che ha sporcato e deve pulire, che ha inquinato (forse) e deve bonificare (forse). No!
Hanno detto che poverino è stato vittima di un sabotaggio. Ecco, allora chiediamo al sindaco se i testimoni che avrebbero miracolosamente individuato hanno saputo circostanziare bene l’identikit del sabotatore e se, il disegno pubblicato sul suo stesso profilo facebook e relativo al sabotaggio, sia stato messo lì per farci notare qualcosa a noi sprovveduti cronisti che abbiamo girato il filmato o agli inquirenti che hanno eseguito il sopralluogo.
Su quel disegno pubblicato da Cozzolino, infatti, si vede bene e si legge anche, che le cisterne delle acque reflue dovevano essere due da mille litri e non uno come invece si evince dal filmato.
Insomma, a parte le minacce fisiche fatte da Palmieri e Fortunato a Angelo Pierotti, Roberto De Vito e l’Gorla ecc. ecc. e i suoi amici, cosa si deve attendere questa città di buono se, a riunioni importanti come HCS e Largo della Pace, invece dei tecnici veri, preparati professionalmente, mandano quelli della INCITUR?
Chiudiamo con un’ultima ora. Pare che, la presidente del consiglio comunale Riccetti, abbia chiesto l’accesso agli atti per quanto riguardo il sequestro dello stabilimento Il Pirgo e che per tutta risposta abbia ricevuto minacce di querele dal segretario comunale. In attesa di riscontri probatori vi pubblichiamo il certificato del casellario giudiziario di Mario Benedetti che recita “NULLO”, ma non per gli uomini al servizio di Cozzolino.