Festa islamica del Sacrificio: “Il punto di vista del Movimento Animalista”

Oggi, primo settembre, si celebra la festa musulmana del Sacrificio, una delle ricorrenze più importanti per l’Islam.

 

La questione è che in tutto il mondo, durante tale festa, vengono sgozzati milioni di animali in ricordo del sacrificio di Abramo ed Isacco.

 

Complessivamente si prevede che in Italia saranno circa 400mila i capri, i montoni e gli agnelli che saranno sgozzati; di questi circa un quarto, pari a centomila, solo in Lombardia dove risiede il 25% della popolazione islamica (fonte istituto IMU iniziative e studi sulla multietinicità)». Lo rende noto l’Aidaa-Associazione italiana difesa animali ed ambiente, precisando che «la maggioranza di questi sgozzamenti sarà effettuata secondo la legge nei macelli autorizzati, ma come capita spesso anche nelle case».

 

Sulla base di quanto detto il MOVIMENTO ANIMALISTA ha reputato opportuno inviare una lettera a tutti i sindaci della provincia di Viterbo ed al direttore generale della Asl di Viterbo che vi riportiamo di seguito.

 

 

OGGETTO: Festa islamica del Sacrificio

                        Come è noto dal 31 agosto ha inizio l’ID AL ADHA, la festa islamica del Sacrificio,  in occasione  di tale ricorrenza , i musulmani osservanti uccidono un animale (bovino,ovino,caprino o camelide) integro e adulto, che deve morire per sgozzamento, con recisione della giugulare e senza alcun stordimento preventivo perché vietato dal rito.

 

                        Alle persone dotate di un minimo di sensibilità  questa pratica crudele e cruenta sembra il contrario di una festa, fuori dal tempo e caldeggiata dall’interpretazione di una religione molto lontana dal nostro comune sentire.

 

                        Certamente dovranno essere intraprese urgenti iniziative a livello parlamentare per vietare, senza alcuna ambiguità, tale procedura, ritenendola, correttamente, ne più ne meno, come un reato penalmente perseguibile. Sicuramente sarà un obiettivo del Movimento Animalista che troverà, mi auguro, ampia condivisione tra tutte le forze politiche, poiché non si tratta di un’istanza animalista, ma di un passo avanti verso il necessario riconoscimento degli animali come esseri senzienti e portatori di diritti giuridici.

 

                        Nel frattempo, poiché Ponzio Pilato è ampiamente passato di moda e la sua politica negativamente stigmatizzata, chiediamo ai signori sindaci, nei loro territori, di vigilare per contrastare efficacemente la macellazione “fai da te”, fuori cioè dalle strutture autorizzate, poiché questa è una norma già in vigore che deve essere fatta rispettare a tutti coloro che si trovano sul territorio italiano, indipendentemente dalle loro eventuali convinzioni religiose.

 

                        In difetto, ovvero tollerando illegalmente l’eccezione, saremmo tutti responsabili di tollerare la poligamia, i maltrattamenti femminili e tutte le pratiche contemplate dalla sharia (lapidazione, accecamento, amputazione di arti, frustate ed altre simili amenità), asseritamente prescritte da un Dio che non è il nostro e mai lo sarà.

 

                        Concorderete che non può esistere integrazione alcuna senza il rispetto delle leggi del Paese di cui si è ospiti e una malsana tolleranza, che in realtà è far finta di non vedere, ha prodotto danni progressivamente gravi, sotto gli occhi di tutti.

 

                        Confido in una Vostra convinta collaborazione, nell’interesse generale, rimango a disposizione per eventuali chiarimenti e porgo i miei più cordiali saluti.

 

 

                       

                                                                                   La Responsabile Provinciale

                                                                                         Antonella Bruni