CIVITAVECCHIA – “Impossibile usufruire dei taxi per corse urbane”. Il grido d’allarme, dal sapore di denuncia, è firmato dal Codacons. L’associazione dei consumatori parla di “situazione grottesca a Civitavecchia, con i taxi locali, muniti di licenze regolarmente rilasciate dal Comune, che sembra che trascorrano le loro ore di servizio a fare corse sugli aereoporti romani o tour turistici nella capitale, mentre cittadini di Civitavecchia e crocieristi, che necessitano di un servizio dentro la città o verso il porto, sono costretti ad andare a piedi, spesso con grossi bagagli”.
“Anche alla stazione ferroviaria – sostiene il Codacons – non c’è traccia di taxi nelle ore centrali del giorno, con gli stalli perennemente vuoti. C’è un numero di telefono dedicato, ma questo non è pubblicato in rete, né dalle cooperative di taxi, né dal Comune di Civitavecchia.
Eppure sembrerebbe che questo ultimo paghi l’utenza per questo servizio, che, quindi, è a carico dei civitavecchiesi.
È per questo che il Codacons ha inoltrato un’istanza agli uffici competenti del Comune, per conoscere gli atti, chiedere di verificare la non fruibilità del numero telefonico e del servizio urbano, e capire come si sia arrivati al punto di non poter usufruire di un servizio pubblico, cosa che, potrebbe sfociare in azioni disciplinari come la sospensione o la revoca delle licenze.
Anche sulle due nuove licenze ‘per portatori di handicap’ va fatta luce, poiché, se si è ritenuto di istituire una Commissione consultiva sul servizio pubblico non di linea, non si capisce come mai per il rilascio di nuove licenze, non ci sia stato l’opportuno passaggio consultivo, in quanto certamente, l’autorizzazione, in quel caso sarebbe stata vincolata anche dal parere di chi rappresenta cittadini utenti del servizio.
L’istanza è stata inoltrata anche al comando dei Vigili, in quanto organo preposto al controllo, ed alla Procura della Repubblica, in attesa della risposta che il Codacons riceverà dal Comune, che potrebbe sfociare in una più articolata denuncia, qualora non venisse immediatamente convocata la Commissione consultiva e ripristinato il servizio pubblico, con certezza di controlli, e certezza per i cittadini delle corse urbane”.